Vignettopoli
#SmartLove
Secondo gli studi più recenti circa 4 ore al giorno vengono trascorse fra telefonate, SMS e soprattutto la navigazione in internet. Che sta succedendo siamo diventati tutti maniaci di un oggetto tecnologico più intelligente di noi? Lo smartphone ci illumina con tutte le sue App, canta una melodia affascinante e irresistibile che parla di libertà .
O meglio, l’illusione della libertà , poichà© dentro lo schermata smartphone mania non fa bene alla coppia, per il semplice fatto che un oggetto che una volta doveva solo servire per telefonare, è diventato il giocattolino dei grandi, un modo per compensare le frustrazioni della giornata ed estremamente patologico per i partner che ne fanno un uso-abuso.ermo a 4, 5 o 6 pollici il cervello subisce una sorta di shock sensoriale, tutti i cinque sensi vengono stimolati direttamente con le immagini, i suoni, le parole, il piacere di toccare e scivolare sullo schermo con leggerezza, è come un tocco di bacchetta magica, clic e tutto si “apre” ai nostri occhi. E le immagini richiamano sensazioni, odori, ci fanno sognare ad occhi aperti e tutto quello che ruota attorno al telefonino, le persone circostanti spariscono, diventano meno degne della nostra attenzione.
Immaginate la scena: lui e lei dopo cena sorseggiano il caffè, con una mano reggono la tazzina e con l’altra pigiano sullo schermo del telefonino. Un’altra scena che sicuramente avrete visto spesso, è la coppia al ristorante che maneggia con il cellulare e mangia in silenzio. Cosa accomuna queste due sequenze? Assenza di contatto visivo e di dialogo innanzitutto. Come può esserci una buona comunicazione fra due individui che nemmeno si guardano negli occhi? A volte le coppie fanno affermazioni del tipo “non c’è più comunicazione” oppure “non si parla più come una volta” “non c’è complicità ”. Altro non sono che pensieri disfunzionali proiettati nel rapporto di coppia, di cui i partner si convincono a tal punto che si crea un blocco comunicativo inconscio. Ciò determina che la coppia non si sforza nemmeno per cambiare.
Come superare questo blocco? Una prima indicazione necessaria è lavorare sull’atteggiamento mentale della coppia, i partner devono riscoprirsi un “team”. Alleati verso un obiettivo comune, la coppia si sentirà più forte e in grado di superare il paradosso della solitudine in base al quale le persone riferiscono di sentirsi sole con il/la partner. Il suggerimento che preferisco dare è quello di scrivere una lista delle attività da svolgere pensando come punto di partenza ai cinque sensi. Cercate di essere originali e di accontentarvi a vicenda. Poi è importante modificare lo stile di vita, ciò comporta stabilire che quando la coppia è in casa metterà da parte il telefonino, o lo consulterà per un limite massimo di tempo concordato. Inoltre, suggerisco di ridurre la quantità delle App relative a giochi e social lasciando solo quelle indispensabili. Il tempo di qualità della coppia si può ottimizzare decidendo di spegnere uno o due giorni a settimana televisione e telefonino, nell’orario in cui i partner restano insieme, di solito quello serale. Un allentamento della pressione tecnologica aiuta il cervello della coppia a mettersi in moto. Nuove idee o vecchie abitudini o passatempi che i partner coltivavano riprenderanno vita e forma. Soprattutto, l’attenzione cognitiva prima direzionata verso il televisore o lo schermo dello smartphone, necessariamente si sposterà verso il/la partner producendo una reazione nell’area del linguaggio. E’ come se il cervello si chiedesse “E ora che succede?” l’interrogativo stimolerà il linguaggio. Il concetto di fondo è semplice mettete da parte la tecnologia e combattete la pigrizia mentale, se desiderate veramente essere felici con il partner.