Vignettopoli
IL LODO ANTI-INSULTO PUNISCE I TURPILOQUIATORI
Le foto che vedete pubblicate dalla nostra giornalista appartengono a Matteo Renzi e a tutto quello che rappresenta la sua attività politica espressa in immagini nel suo profilo ufficiale in Facebook, quindi, da noi utilizzabili. C’è molto da dire su questo giovane uomo che sta raccogliendo sempre più proseliti, nonostante il fronte del no, si sia accanito e non perda un minuto, ora o giorno, per denigrare ciò che fa, attività e famiglia. Vogliamo soffermarci solo ed esclusivamente su quello che sta accadendo in giro per il web? Fermo restando che non è la panacea di tutti i mali e di tutti i successi della gente, ci si chiede del come mai in questi gruppi, i navigatori, che sono sempre più agguerriti, verso il Premier, continuino la loro opera distruttiva, con la credenza assurda assurda che nessuno li raggiungerà a chiederne merito. Ebbene, c’è una Legge nata proprio a questo scopo e che ammonisce dall’insulto gratuito e punisce, per ogni insulto da 50 € fino a 250 € ad insulto. Non ne collezionate troppi, o vi rovinate.
Il Parlamento ha approvato la legge e non è retroattiva, nata per garantire la tutela dei deputati e parlamentari che possono avvalersene per richiedere i danni e non solo. Il “lodo anti-insulto” garantisce l’immunità parlamentare nei confronti degli insulti. Riusciranno i nostri eroi a farsi toccare da questa legge? Ma entriamo nel vivo della Legge.
Nello specifico saranno legalmente perseguibili tutti coloro che insultano gratuitamente, pesantemente o con turpiloquio impediscono il libero svolgimento di discosi in Internet, di essere perseguiti alla velocità della luce. Quindi, la protezione non sarà solo per Renzi ma di tutti i politici italiani che saranno linciati a suon di epiteti. Saranno moritorati, grazie alla tecnologia, i network che facilmente possono rilevarlo, i colpevoli di insulti che saranno segnalati alle autorità competenti e parliamo di reato penale. Sono previste multe, che a seconda della gravità dell’insulto, delle offese, arriveranno sino a 250 euro. La cifra sarà data per il 10% al politico oggetto di ingiurie e il restante alle casse dell’erario. Fate voi. Un’arma in più. Ma ricordate che non sono le aggressioni verbali a convincere la gente ma i fatti.
- VIA
- Nicla David