ROTTAMAZIONE DEL “Politicamente corretto”. TRUMP VINCE
ROTTAMAZIONE DEL “Politicamente corretto”. DONALD TRUMP è il 45° Presidente Americano.
Le considerazioni che si fanno nei minuti successivi la vittoria di questo o quel candidato, sono sempre innumerevoli ma la verità è, che quest’uomo, ha dato una vera e propria spallata al “politicamente corretto” mostrando di essere molto più in sintonia con la gente, di chi spronava a continuare la politica della precedente presidenza.
Il Presidente uscente aveva fatto di tutto per aiutare la Clinton che, ad onor del vero, ha perso per un’incollatura. Nemmeno un Premio Nobel per la Pace, Barak Obama, nonché Presidente eletto per ben due volte dagli americani, è riuscito a salvare Hillary che, detto per inciso, avrebbe meritato un premio speciale solo per il fatto di essere la moglie di “Bill”. Ora, l’America si interroga su ciò che è accaduto e, considerando un cambiamento che preoccupa, nonostante il discorso di saluto, dopo la vittoria di Trump, più equilibrato dei suoi comizi. I giornali contro, tentando di appannare la credibilità di Donald Trump, han fatto la differenza e permesso al magnate e Presidente, di ricevere pubblicità gratuita in modo indiretto. Il multimilionario dalla strana capigliatura è ora sulla poltrona più importante al mondo. Nessuno avrebbe scommesso un cent su di lui e questo, probabilmente è stato l’errore fatale! I primi Auguri dopo quelli della Clinton, che si è complimentata per la vittoria, sono stati quelli di Putin. Il Premier Renzi alla notizia ha fatto i suoi complimenti a Donald Trump, ribadendo che già tra i due paesi vigano buoni rapporti ed augurandogli un buon lavoro.
“Il popolo americano ha deciso: il loro presidente, nonché l’uomo più potente del mondo, sarà Donald Trump. Penso che la campagna ASSURDA PRO HILLARY, fatta dalle STAR AMERICANE, abbia scatenato l’effetto opposto. Ora c’è chi dice che ci sarà la 3ª guerra mondiale e che il mondo finirà…e c’è invece chi è felice perché sostiene che Hillary sia una bugiarda e lobbista….”(utente fonte Instagram)
Questo è uno dei commenti a caldo che hanno caratterizzato la pagina di Istagram, il social nato per dare un volto all’immagine e dove i partecipanti alla kermesse di flash, pare si siano sorbiti la nottata come tutti nel mondo, nell’attesa che la candidata Democratica vincesse come da aspettative. Non è an data così. C’è chi ha considerato eccessive le performance degli artisti, considerati per l’occasione: portatori di sfiga, per aver troppo osato al fianco della Clinton ed anche con prese di posizioni di bassissimo profilo di Madonna [ndr]. Altri considerano che la Clinton abbia perso a causa della vicenda delle mail private che hanno evidenziato la sua abilità a mentire e tessere trame. Non è piaciuto nemmeno l’intervento dell’F.B.I che pur di averla al com ando della nazione, ha licenziatocon troppa velocità il problema “mail”. Tutti cercano la vera motivazione.
Il discorso di Trump non è piaciuto solo ai suoi sostenitori ma anche a noi, che speravamo nella Clinton al suo posto. Ci è sembrato il discorso di un grande Coach, che ha cercato, di forzare al massimo il positivo di ogni americano, tributandone il valore e ammonendolo “bonariamente” di non lasciare andare i sogni ma perseguirli. Tutti i sogni degli americani saranno considerati dal più grande al più piccolo ma li ha esortati a “pensare in grande” perché questo lui farà per ridare sfarzo e potere all’America. La ricostruzione del Paese è cominciato con la spinta giusta. inoltre, il 45esimo pPresidente degli Stati Uniti D’America, ha rassicurato coloro che temono, oscurantismo e passi indietro veloci su ciò che era stato fatto; sicuramente non continuerà a mantenere le promessse fatte da Obama, ma questo lo spaevamo già. Le sue parole in sintesi hanno confermatoquello che è il suo grande sogno, di far ridiventare l’America il grande Paese che è sempre stato. Lui, ricostruirà tutto, dai sogni ai bisogni! Non ci saranno limiti a quello che farà ma anche rispetto per i “veterani” che tanto hanno fatto per gli Stati Uniti e dei quali si è perso un po’ la memoria.