Editoriale
STRAVINCE MATTEO RENZI. QUALCOSA VORRA’ DIRE?
Stravince Matteo Renzi, che all’alba del grande giorno, il 30 aprile 2017, aveva affermato che, se anche le presenze fossero state un milione, sarebbe stato un buon risultato di partecipazione per le Primarie Pd. Nell’attesa che altri partiti seguano l’esempio dei Democratici, ieri, si è vissuta una grande pagina di vera Democrazia. Renzi ha convinto e stravinto su tutti, soprattutto coloro che, rosicanti di professione, lo davano sconfitto, proprio perché il suo “vedere” le soluzioni adatte per il Paese mal si sposava con le loro che, a chiacchiere, han sempre fatto la differenza “frenante” per l’Italia. Il 71,9% ha deciso che Renzi doveva essere ancora il Segretario del Pd: “Vox populi, vox Dei”.
Al palo, chi lo sta criticando, ovvero, i due avversari che hanno tentato di vincere il segretariato: Orlando e Michele Emiliano e, come volevasi dimostrare, lo stanno già criticando (chi più e chi meno); ma essere riconfermati a furor di popolo, secondo voi, vorrà pur dire qualcosa? ….
Ecco perché in Italia non cambia mai niente!!! La democrazia non è un’opinione ma un dato di fatto: chi vince, governa e gli altri, lo sostengono. Ma non è così! Il personalismo imperversa e loro, evidentemente non ne sono immuni. Orlando ed Emiliano, pare si siano dimenticati che hanno perso le Primarie e da Renzi, distanziati di molto, tanto da essere ricicole le prese di posizione che lanciano ad ogni intervista, alcune blande e altre, molto meno. La cosa più strana sta nel fatto che molti colleghi, in odor di giuste visioni (secondo loro) caldeggiano le parole che invece dovrebbero essere taciute se provenienti da un partito serio e grande, quale il PD. Ma non succede mai.
Noi sapevamo che avrebbe vinto, proprio perché siamo sempre stati in disparte e lo abbiamo sostenuto,ma non siamo rientrati nelle statistiche dei chiacchieroni di talk show che per buttare giù un pezzo o un servizio devono andare in Twitter o in Facebook. Non eravamo tracciabili ma abbiamo scelto una leadership di pregio che ha gli stessi sogni che abbiamo noi per il nostro grande Paese.
I consigli, oggi primo maggio, si sprecano. Ognuno vuole invitare Matteo Renzi ad ascoltarli- visto che fino a ieri, sulle Primarie credevano di avere il verbo, ma poi, non è stato così. Davano per scontato sul risultato vincente (???) ma di fatto, lanciavano palta sul candidato ex Premier, Matteo Renzi. Ora, io mi domando e ci domandiamo: ma perché quello che dite dovrebbe essere quello che dovrebbe fare?
Lasciamo che prosegua ad usare la sua testa, visto che oggi, sono in pochi ad usarla e magari, imparare anche noi, come la #maggioranzasilenziosa che l’ha seguito e gli ha permesso di riconfermarsi alla guida del PD, ad usare la nostra testa e soprattutto: “RISPETTARE CHI HA VINTO. QUESTA E’ DEMOCRAZIA”. Magari, ragionare su questo, non farebbe male a nessuno. Non è facile essere “democratici” ma possiamo provarci per il bene del Paese.