Vignettopoli
La settimana enigmistica
Questo pezzo non poteva mancare, non è un editoriale, ma una disamina su chi scrive, pretende di essere pubblicato gratuitamente e poi, non ha mai comprato un libro della casa editrice cui si rivolge e quanti ne avrà mai letti? Oppure a tutti quei giornalisti che si permettono di affossare il lavoro degli altri, pur di fare lo scoop, dimenticandosi che, quando si spara su una categoria, per la serie “di tutta l’erba un fascio” il danno si propaga come l’atomica, su tutti, senza distinzione. Giusto per fare un po’ di chiarezza, visto che i grandi giornali titolano sempre dei milioni che gli editori incassano, ma poi, si dimenticano di dire che tutto ha un prezzo, anche il lavoro che viene realizzato da qualcuno e che deve essere pagato e rimane nelle librerie, fermo, per colpa di autori della domenica che fanno una trasmissione e finiscono per far concorrenza agli editori con i loro libri inutili ma venduti in tutte le librerie con una pubblicità da spavento in TV e che quasi nessuno può permettersi. Ma grazie anche a quei giornalisti che, credendo di essere un ti dal Signore, non incentivano ma fanno passare la voglia di leggere. Chi vi scrive cerca di essere il più positiva possibile, ma è una vera e propria gincana, perché nonostante la destrezza e tutte le vittorie che puoi raccogliere nelle gare più disparate, chi vince, arriva sempre ultimo.
Compro la settimana enigmistica, nella speranza di riuscire a finire il cruciverba dei cruciverba, le parole crociate di Bartezzaghi, l’enigmista per eccellenza e uno dei miti di una testata che ha mantenuto nel tempo, sin dal 1932, i grandi punti di riferimento che l’hanno resa riconoscibilissima tra tutte le cuginette, che claudicanti tentavano di avvicinarsi a Lei ma senza successo. Prima per fondazione e diffusione, un passatempo sano che non ha rivali, nonostante i copioni dell’ultima ora, imperterriti che tentano di scalfire il trono all’autorevole rivista.
Una formula azzeccata e vincente ancora oggi che Internet ha decretato la morte di autorevoli testate ed altre che boccheggiano ed esaleranno il loro ultimo respiro o finanziamento… Ops!!! Molti dicono che sarà quando ritireranno i finanziamenti ai giornali che con la scusa che fanno politica, molti dei quali si tengono in piedi, soprattutto con quelli europei. E’ vero, non tutti. Gli altri? Guardano, rosicano o si arrabbiano.
Ma torniamo al cruciverba dei cruciverba, all’enigmista per eccellenza, Piero Bartezzaghi ed a coloro che sono venuti dopo di lui: Stefano Bartezzaghi, enigmista, collabora anche con Repubblica, scrittore e autore del libro L’orizzonte verticale, ovviamente, si trova la storia del cruciverba con annessi e connessi, figlio di un grande padre, Piero Bartezzaghi e fratello di Alessandro, redattore del settimanale storico, ora anche in Internet all’indirizzo lasettimanaenigmistica
Mi sono sempre chiesta chi fossero gli editori, chi distribuisse il piccolo e immutato giornale che ha mantenuto tutta la sua magia e senza troppi ritocchi e li ho trovati : Cavaliere del Lavoro Gr. Uff. Dott. Ing. Giorgio Sisini Conte di Sant’Andrea, fondatore della Settimana Enigmistica – e del Rotary Club di Sardegna – scomparso nel 1972. E Francesco Baggi Sisini, attuale direttore responsabile del settimanale.
Ecco chi sono i grandi, un’idea, una magia e un basso profilo che hanno reso grande una testata che ha pensato che il passatempo e la mente, dovevano avere la precedenza su tutto. Niente politica e nemmeno finanziamenti europei. Il nome è un a garanzia.