IL BUON SENSO CHE MANCA ALL’EUROPA
La voglia di indipendenza scuote l’Europa. Come pure la voglia di allontanarsi da essa, considerata troppo lontana dalla gente e troppo vicina ai grandi giochi della finanza mondiale; troppo intenta a massificare per meglio inglobarci nella globalizzazione e, sebbene i venti di “guerra” o le tattiche all’acqua di rosa di un politico che insegue la sua identità catalana, scuote le genti, è chiaro che tutto insegue gli affari e il denaro. Ma a Barcellona, le famiglie han ritirato i loro soldi, gli investitori tremano e temono il peggio e, grandi case automobilistiche potrebbero trovarsi nella condizione di spostare la produzione delle loro auto…
Lo scenario non è certo tra i più gratificanti. Ogni giorno ce n’è una.
La Catalogna ha creato una spaccatura con la Spagna, non facile da rimarginare, ma con la speranza che i media l’aiutassero a pompare il messaggio inviato al Governo spagnolo con il loro atto “deprecabile”, che Puigdemont sembra volere ed urla a gran voce all’Europa, al fine di staccarsi dalla Spagna magari senza troppi danni. Ma poi ci ripensa e poi di nuovo muove passi con frasi ultimatum. Insomma, entro lunedì o al massimo martedì, i catalani e la Spagna, sapranno cosa si troveranno davanti alla porta di casa.
Al di là dei politologi che riempiono le pagine di tutti i giornali del mondo sull’accaduto, pensiamo che non si possa creare una così forte spaccatura tra Catalogna e Spagna, senza produrne una ancor più grave e, che la situazione non sarebbe solo l’anticipo di un effetto domino senza eguali ma ( come se non bastasse il terrorismo a sconquassare il nostro già precario equilibrio), nuove geometrie potrebbero, in odor di indipendentismo, mostrarsi e cavalcare la cronaca a ritmo allucinante.
Se esiste una “Democrazia”, bisogna usarla e bene, i canali leciti ci sono, perché scegliere una strada esagerata, inutile e pericolosa? La via giusta c’è, perché non usarla?
Il “buon senso” a questi politici che nemmeno si curano del pericolo che potrebbe sorgere e far cadere in una guerra civile o peggio, la Catalogna, contro gli stessi spagnoli. Non si palesa nemmeno per un minuto nel loro cervello questo pensiero? A cosa serve il progresso, l’istruzione, il benessere acquisito che bene o male tutti abbiamo, se deve sempre finire a pallottole? Se soltanto ci concentrassimo sui nostri figli, la nostra famiglia, i nostri problemi, il futuro che stiamo via via, azzerando…ci fermeremmo subito!
Che tutto questo risponda ad un’ ulteriore strategia della distrazione? Da chi o da che cosa?
Di sangue, omicidi e ammazzamenti, ne abbiamo tutti fin sopra i capelli; possibile che la gente nel mondo senta di doversi solo ARMARE e non AMARE? Meditiamo gente!