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Se mi lasci ti cancello
Se mi lasci ti cancello, è una fotografia contemporanea di alcune problematiche, che investono i rapporti di coppia e dei modi disfunzionali che i partner mettono in atto per far fronte al proprio disagio emotivo.
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Joel e Clementine, sono una coppia imperfetta come ce ne sono tante in giro, si amano, litigano, cercano di capirsi ma non sempre ci riescono, fino a quando si lasciano. Il momento della rottura, come spesso capita, è deciso da uno dei membri della coppia, in questo caso Clementine, la quale assume una posizione drastica nei confronti del destino del suo amore. Senza dire niente al compagno, Clementine si rivolge alla Lacuna Inc., un istituto che si occupa della cancellazione dei ricordi dolorosi, provocati da storie d’amore finite male. L’impulsiva Clementine, interpretata da una scatenata Kate Winslet, non ci pensa due volte e cancella il ricordo di Joel dalla sua mente, con l’intento di ricominciare una nuova vita senza di lui.
Il superstite della coppia, ignaro del piano segreto della fidanzata, non riesce a capire il motivo dell’improvviso abbandono, fino a quando a casa di amici, scopre la verità. Jim Carrey dona umanità e coraggio al personaggio distrutto e autocommiserevole di Joel, tanto che non si può fare a meno di tifare per lui, con la speranza che riesca a fermare la corsa pazza e distruttiva innescata dal delirio narcisistico di Clementine.
Così preso da un bisogno violento di rivalsa, Joel decide di sottoporsi alla medesima operazione, poiché è convinto che la rimozione del ricordo, riuscirà a fargli dimenticare la sofferenza per l’amore perduto. A questo punto, il film di Gondry presenta interessanti sfaccettature su una riflessione che coglie ciascun innamorato respinto o deluso dall’amore, in altre parole, dimenticare il o la partner, annullerà anche l’amore ? E quindi si può dimenticare quando si è amato davvero?
Dopo la cancellazione, Clementine inizia una relazione caratterizzata da tutti quegli ingredienti che infastidivano l’ex fidanzato, frivolezza ed egocentrismo all’ennesima potenza, con un ragazzo più giovane, il quale cerca di compiacerla rubando le parole dalle lettere di Joel.
Facile intuire che una storia nata su queste basi, sarà destinata al sicuro fallimento, ma l’elemento che convince di più sul fatto che la cancellazione di una storia d’amore non determina la guarigione automatica dal dolore, è il comportamento di Clementine intriso di atti mancati. La protagonista si aggira nelle stanze del suo appartamento, come se fosse sempre in cerca di qualcosa che non c’è. Il momento di impasse fra una scena e l’altra, è disegnato da capelli arruffati e sguardi accigliati, respiri affannati e crisi isteriche improvvise, dalle quali si evince che la causa scatenante sia da ricondurre al non-Joel, l’amato che non esiste più nella sua memoria ma che ha scalfito il suo cuore. Joel dal canto suo, non appena intraprende il viaggio verso l’oblio di Clementine, si pente della scelta fatta, e cerca di fermare tutto. Il regista, usa in modo intelligente la metafora della lotta fra pre conscio e inconscio, visualizzando sullo schermo un Jim Carrey sdraiato sul letto, immobilizzato dai farmaci, ed apparentemente innocuo, con uno strano apparecchio sulla testa, collegato ad un computer, deputato a resettare tutto ciò che riguarda Clementine.
Ma come ho accennato poco fa, la ribellione di Joel ha inizio in questo stato ipnoide, in cui l’innamorato disperato si aggrappa con tutte le sue forze agli ultimi ricordi rimasti della sua vita con Clementine, tentando di modificarne l’esito e di convincere la donna a ricordarsi di lui. In questo romantico e surreale film, l’amore diventa una sorta di trappola psicologica, dalla quale Joel e Clementine non possono sottrarsi, i difetti dell’uno e dell’altra, rappresentano il prototipo delle umane fragilità della coppia moderna, che vorrebbe amarsi ma non ne è capace. Lui è egocentricamente taciturno e triste, lei un po’ svitata e bisognosa di affetto, camminano su binari opposti che sembrano non incontrarsi mai, eppure nonostante la diversità caratteriale che li affligge, la consapevolezza di una separazione vita natural durante, li terrorizza ancora di più. Ma le differenze fra i due, riguardano anche i diversi obiettivi della coppia: Clementine voleva un figlio al contrario di Joel che non si sentiva ancora pronto per questo passo, rifuggiva la responsabilità di un coinvolgimento più stretto.
Il messaggio del film sembra essere che non si può cancellare un amore, così da un giorno all’altro, senza averlo prima elaborato, ed anche quando Joel minuziosamente rivive ogni attimo della sua relazione con Clementine, credendo di averlo debellato per sempre, il destino incalza e l’amore fra i due rinasce.
I protagonisti di questa tormentata storia d’amore, si scoprono ancora innamorati, proprio nel presente post cancellazione si rincontrano per caso e si innamorano di nuovo. Non si può comandare al cuore, per questa ragione del sentimento, Joel e Clementine, dopo aver scoperto quello che avevano fatto per cancellarsi a vicenda, decidono di riprovarci. La catarsi avvenuta, li rende più vicini e consapevoli delle rispettive mancanze, e crea i presupposti per un’accettazione dell’altro nel bene e nel male.
Dr.ssa Nerina Zarabara Psicologa
Per info e consulenze: nerinazarabara@gmail.com