Vignettopoli
BRIZZI: PER LA PROCURA DI ROMA NON SUSSISTE IL REATO
Roma. Il titolo chiarisce cosa sia successo, a quella che sembrava dover essere la #metoo “italiana”, scatenata da Asia Argento. Brizzi, regista italiano, fu il primo a cadere nella morsa di giovani donne inneggianti giustizia per molestie evidenti ma sepolte nel passato. L’hanno ottenuta? Di sicuro, il regista italiano, merita più di una scusa ma non tanto dai giornali che, si sa, per sopravvivere, mettono la notizia che fa spettacolo in prima pagina. Vende sempre. Personalmente, mi piace il movimento americano, perché oggi le donne hanno uno strumento in più per non avere paura di denunciare chi, della sua posizione ne fa un ‘arma a doppio taglio. Ma sono anche sicura che ci sono molte donne, che dovrebbero riflettere con le loro denunce tardive. Hanno rovinato una famiglia e un uomo. Fuori tempo massimo, si dice nello sport. Che questo grave episodio, ci faccia riflettere sulle denunce retroattive a cui non crede nessuno e che fanno tanto male ad un sacco di gente. Noi siamo per la verità ma soprattutto per la Giustizia e non quella urlata dei social, ma quella ragionata dei Tribunali. Se le Leggi ci sono, sta a noi, utilizzarle.