Vignettopoli
#LEOPOLDA 9 PER UN GRANDE SLAM
Ed è proprio un grande slam, al quale si è assistito, nella tre giorni leopoldiana- Il convegno si svolge ogni anno, in autunno, segnando, sempre più marcatamente il confine tra il vecchio e il nuovo, tra passato e futuro. Un futuro che avanza ma non scalpita. #leopolda9
Per molti, il convegno è stato anche un modo per dire agli oppositori, fuori e dentro il Pd, che se avevano dei dubbi su chi la gente avesse scelto come suo rappresentante politico per questa traversata verso il nuovo, nell’ultima giornata fatta di idee, fiumi di persone che non aspettavano altro che di sentire il leader indiscusso e scelto, nonostante le parole epocali di @MATTEORENZI che aveva affermato e credendoci, che se non fosse riuscito a far passare le sue idee, non avrebbe avuto più ragione di continuare a fare politica.[n.d.r] Questo era quanto diceva il Matteo Renzi di allora, che non era l’autore dei mali del Paese, essendo l’unico politico che non aveva mai governato il Paese Italia. Scelto da Mattarella per dare novità e stabilità all’Italia, come Presidente del Consiglio, seppur seguito con la lente di ingrandimento da tutti, è stato apprezzato, non solo dall’Europa ma dal Mondo. Ora è la gente che lo vuole, nonostante chi dice il contrario, affinché continui con le sue idee, quell’opera di cambiamento che aveva visto tutto ma che poteva essere meglio gestita. L’esperienza se la sono fatta tutti sulle ossa degli italiani, ma nessuno mai è stato così tanto contrastato, come Matteo Renzi. Il Convegno della Leopolda, anziché cancellare il giovane politico, gli ha consegnato idealmente la chiave del Paese. Aprirà quella porta? Deciderà di lasciare andare la politica? Noi crediamo sia molto difficile, proprio perché se anche vessato, questo politico, ogni volta che parla fa notizia, non ha nessun ruolo fondamentale nel partito, ma la sua voce continua a sentirsi, mentre ce ne sono altri, che farebbero meglio a tacere.
Nella giornata di chiusura, senza paura e con il coraggio e la determinazione che l’ha sempre contraddistinto, ha chiamato “governo dei cialtroni” chi, di lui ha sempre ostacolato il percorso, sventolando l’egida del cambiamento con una sola parola “onestà”. Ebbene, noi di Vignettopoli, speriamo che il Paese riesca a sopravvivere nonostante lo spread, con la speranza che l’appuntamento del 25 ottobre del 2019, ci veda acclamare il candidato, per noi ideale e non con le toppe al sedere e i conti in rosso.
L’appuntamento di quest’anno, ha visto il Convegno della Leopolda, incamminarsi sempre meno come una “cenerentola” nel variegato e pittoresco mondo della politica e della sinistra, mostrandosi finalmente per ciò che è, il vero appuntamento di una sinistra che è animata da nuove idee, nuove leve che scalpitano per far conoscere le loro idee; giovani che si prenotano un posto in prima fila per il solo fatto di dare un sostegno vero e sincero all’uomo del futuro. Se riusciremo a rimetterci sulla strada giusta, il futuro dei cittadini europei di domani, non avrà ostacoli. Dagli errori si può imparare ad aggiustare il tiro, si può e si deve migliorare per dare giustizia a chi la deve avere, senza più preoccuparsi di fare piccoli doni, per mantenere il posto al sole, ad un partito che non sa aiutare i suoi uomini migliori. Altri ne stanno nascendo ed altri ancora sostituiranno una vecchia classe politica che oggi ci ha messo nelle condizioni di avere paura che i nostri vecchi non abbiano più di che curarsi, per l’effetto lanciato di uno snellimento pensionistico che finirà per colpire tutti.
Oggi siamo lieti di vedere un politico capace ed esperto, che ha potuto farsi conoscere dal mondo intero, resistere ai milioni di attacchi ricevuti da ogni parte. Una sinistra che conta troppo su leader dalla corrente alternata, per un falò delle vanità che si accende ogni volta che si tenta di spegnere un candidato forte e naturale che piaceva all’estero e diceva molte delle cose che dicono oggi ma senza la protervia accompagnata da forte rancore, apertamente ostile verso un singolo, i diversi, le minoranze. Tutto si può migliorare, tranne l’odio che una parte della politica fomenta, senza rendersene conto(!?)
Chi ne capisce di politica, lo sa che il quid di Matteo Renzi, è indistruttibile, vale oro; anche la parte avversa ne è consapevole, solo che è più facile attaccare che ragionare.