Costume & Società
IL DRAMMA DEI NEONATI SENZA BRACCIA
Parigi, dicembre 2018 –
Sta accadendo qualcosa di molto grave in alcune regioni del sud della Francia, da ben quindici anni si è registrato un incremento preoccupante di nascite di bambini con malformazioni agli arti superiori. Da qualche mese però la stampa ha ricominciato a bussare all’opinione pubblica francese e non solo, tutti sono molto preoccupati in primis le future mamme che risiedono nelle zone geograficamente colpite da questo fenomeno, il sud-est della Francia con le regioni di Ain (11 casi nel 2017), Loira( 3 casi fra il 2007 e 2008) e la Bretagna (4 casi tra il 2011 e 2013) , ed altri casi registrati nella regione Alvernia-Rodano-Alpi. Si parla quindi di circa 25-30 casi di neonati nati con “agenesia trasversale degli arti superiori”.
Questa volta, il ministro della salute Agnès Buzyn si trova con una bella gatta da pelare, una vicenda che secondo le agenzie di stampa francese avrebbe preso molto a cuore ed è determinata a risolvere, a dare risposte a quei genitori che affrontano ogni giorno il dolore di vedere il proprio figlio menomato senza avere ancora ricevuto una spiegazione medico-scientifica al di là di ogni ragionevole dubbio. In risposta alle polemiche degli ultimi mesi Agnès Buzyn ha dichiarato << Voglio le cause, penso che tutta la Francia le voglia sapere» e per questo ha richiesto a François Bourdillon, direttore dell’Agenzia nazionale della sanità pubblica francese, una indagine questa volta completa di dettagli e chiarimenti sulle cause di queste nascite, specificando che occorrerà svolgere un’indagine storica a tappeto, sul periodo gestazionale, cosa hanno mangiato queste mamme, se hanno assunto particolari farmaci. E’ chiaro che si cerca un filo conduttore, quel fattore costante che intervenuto nella vita di queste future madri ne avrebbe determinato la sorte del nascituro. Fonti vicine all’agenzia, non confermate in via ufficiale, suggeriscono che si debba guardare in direzione di una causa ambientale, come sostanze tossiche respirate dai campi coltivati o simili. Ancora tutto molto aleatorio, ma il ministro della salute Buzyn pretende la verità allo scadere del 31 gennaio. Fissata la data, ci sarà poco da scherzare, per quel giorno forse le famiglie di queste vittime innocenti riceveranno una spiegazione poiché occorre pensare in un’ottica futura di prevenzione della salute, in primis e poi delle difficoltà psicologiche e relazionali a cui andranno incontro questi bambini una volta inseriti nella società.
Se l’inchiesta condurrà a dei risultati attendibili ancora non lo sappiamo, ma lo speriamo tanto, e confidiamo che alla domanda fatidica che prima o poi una di quelle madri riceverà: “Mamma perché non ho un braccio?” anche se con gli occhi pieni di lacrime e il magone nel cuore, saranno in grado di rispondere.