AMBIENTE
IL GHIACCIO BOLLENTE DEL MONTE BIANCO
A proposito di clima, senza andare a ritroso con la memoria, basta un attimo per visualizzare la città di Giacarta, che nel giro di trent’anni, anche meno, pare verrà sommersa dalle acque che già stanno creando non pochi problemi alla città e ai suoi abitanti. Proseguiamo, andiamo oltre e per un attimo rivolgiamo la nostra attenzione a Greta, poco più che una bambina, che non si capisce come o perché abbia desiderato di mettersi in testa ad una manifestazione che grida che il clima sta prendendo il sopravvento. Noi lo abbiamo sempre saputo, solo che nessuno ci ha mai speso dieci minuti in più del suo tempo a parte gli ambientalisti ed ecologisti che si sgolavano nel vuoto. Abbiamo continuato ad affogare pesci e soffocare il mare dalla nostra grandissima invenzione, la plastica. Quando il suo inventore, un italiano si rese conto di essere riuscito a creare una materia indistruttibile, che oggi chiamiamo plastica, mai avrebbe pensato di aver costruito la più pericolosa delle armi messa in commercio, che non si riesce a neutralizzare. Era il 1954 e il ricercatore italiano Giulio Natta, Ingegnere chimico e accademico italiano, inventò il “moplen”, plastica che ancora oggi viene usata in molteplici applicazioni. L’ invenzione, gli valse il Premio Nobel per la Chimica insieme a Karl Waldemar Ziegler, era il 1963. Oggi, è un nemico la plastica ma ieri era stata una grande scoperta. Il Monte Bianco sta spaventando, non solo coloro che abitano ai suoi piedi e zone adiacenti ma tenendo con il fiato sospeso il mondo, ogni giorno che passa. Di telegiornale in telegiornale, di ANSA in ANSA, ci si chiede, al di là di quelle che sono le parole degli esperti, se gli eventuali danni, saranno circoscritti e governabili o se ci si deve aspettare qualcosa di ingovernabile e inaspettato nonostante la preoccupazione che investe tutti. …
Torno con la mente a Greta e mi dispiace di vedere questa bambina in pasto ai lupi (per così dire), proprio perché a causa della nostra non lungimiranza e poco riguardo verso l’ambiente che abbiamo sfruttato fino all’osso. Greta, non può godere dei benefici che la sua età le ha regalato. Le abbiamo rubato la possibilità si sognare il suo futuro, di costruirselo, pezzo per pezzo. Non solo a lei, anche ai nostri figli. Sbrighiamoci, a qualcosa servirà (?)…