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Gli ‘ammutinati’ del Covid19
Con tutto questo stare in casa, fatto di quarantene per tutelarci, ci siamo finalmente accorti, di quanto il cielo sia più bello, più pulito, più blu. La natura, senza la presenza attiva dell’uomo, pare sia rifatta un po’ il maquillage. Esseri viventi del mondo animale, sgattaiolando fuori da angoli remoti, di vie vuote, che stentiamo a riconoscere ma eco-sonanti, dove anche lo zampettio di un cardellino che si posa sul selciato, risuona come il passo di Polifemo. Lo smart working, è la nuova realtà per chi ha dovuto usare una dolce violenza su di sé, per non uscire dalle coperte del proprio letto e correre dietro l’autobus con il rischio di perderlo. Una fatica!!! Meglio concedersi le tante storielle che ci raccontiamo per motivare la più grande crisi del mondo contemporaneo, calmare i bollenti spiriti e che ci può affamare, anche se poi, avendo vuotato i supermercati di tutto il Paese, non corriamo questo pericolo. Nuovi nababbi sono nati, i prezzi sono lievitati, sia nel mangiare, sia per tutte le altre cose che si potevano acquistare in regime di quarantena. Amazon li ha fregati tutti, è l’imprenditore che non ha sentito scossoni, nonostante le ristrettezze che ha saputo gestire benissimo. Ci stiamo avvicinando alla fase 3 con quel grasso in eccesso che si è depositato un po’ ovunque, così, come per gli orsi, possiamo tranquillamente affrontare, non uno, ma 100 inverni. Siamo esseri viventi adattivi, impareremo ad andare in letargo, il rodaggio, l’abbiamo fatto. Intanto, animaletti senza più il timore di essere maltrattati dall’uomo e dal clima inquinato, riempiono le strade vuote nelle città palcoscenico di una realtà favoleggiante, sfuggita ai nostri occhi, da sempre. La preoccupazione è grande da parte di tutti, per via della fase successiva a quella che stiamo vivendo. Certo, ci sono le solite eccezioni di chi, pensa e agisce in stile “fatalistico pensiero” e concorre al Mojito dell’anno, per rendersi più leggero ed entrare con la fanfara nella fase tre (?). Ci passano accanto senza mascherine, strabuzziamo gli occhi ma ognuno va per la sua strada, nella speranza che gli ammutinati del noCovid, non decidano di cambiare la propria, all’improvviso, per riapparirci davanti. Siamo stati bravi ad affrontare l’isolamento impostoci per il nostro bene, eppure, c’è ancora gente che teme di morire di fame, di sete ma non di virus, quasi fossero, i 30000 e oltre decessi, solo appendici di una sfiga per predestinati. Meglio far finta di non vedere e affidarsi alla confusione generata dalle schiere di esperti, virologi, belle menti al seguito del politico di turno, sguinzagliati dai social, nella speranza che il loro contributo non sia stata un’aggravante, per tutti noi che troppo spesso siamo rapiti da chi batte più forte la grancassa, affermano e contraddicono verità, al tempo di un battito di ciglia. Ma la vera arma dei tuttologi dell’ultima ora, che troppo hanno da perdere dal vuoto a tutto tondo che li circonda, nelle città che abitano, è premere sulle tematiche, come se, dall’alto della loro postazione, avessero già in tasca la soluzione. Han battuto i pugni sui tavoli decisionali, affinché le librerie aprissero, i ristoranti pure, i bambini tornassero a scuola, luoghi che si potevano disattendere con l’avvento di Amazon e la tecnologia, ma che poi, a causa del Covid19, son diventati più sacri del Taj Mahal e in barba agli editori, ristoratori, scuole e a tutti quei cittadini che, non prendono sussidi in milioni di euro come succede a tante testate che si reggono sul nome e non più sulla tiratura- ma questo va bene. Non va bene se si ha conti in sofferenza… Certo che se stavano bene in liquidità, non avrebbero avuto la motivazioni per chiedere un minimo di finanziamento allo Stato. Continueranno ad essere in balia, soffocati da tutti i giochetti dei lestofanti dell’ultima ora, che attraverso contratti una tantum, si ritrovano a pagare bollette impensabili che avrebbero dovuto avere un prezzo fisso per sempre ma che da subito han lievitato, fino a raddoppiare. Basta fare un giro nei forum per rendersi conto in quale caos le persone portano avanti le loro vite. Anche oggi, vanno avanti sempre i soliti inutili personaggi che, con la loro scarsa visione di insieme, stanno facendo collassare il Paese, approfittandosi del momento difficile che stiamo vivendo tutti. Un Paese che dovrebbe essere coeso, contro la Pandemia ma che preferiscono tenere sempre in movimento le acque “per non dimenticare”, piuttosto che riconoscerci nel grande popolo che avremmo potuto essere.
Ma come sapete, i libri, son diventati i nuovi oracoli, prima non li leggeva nessuno, oggi in un delirio del “mordi e fuggi” grazie alla tecnologia che li realizza in un nano secondo, non li legge ancora nessuno ma sono il nuovo biglietto da visita di chi li scrive e sale sul carrozzone del “faccioquellochevoglio”.
Per evitare una rigida ‘fase due e tre’ che ci trova pienamente d’accordo con il Governo e il Premier Giuseppe Conte, pronto a stringere la morsa se verranno ravvisati nuovi problemi a causa del Covid19. Tra “urla e grida” di chi “naviga” nel mare di nuove tendenze al Coronavirus, che pur di sciogliere quelle “catene” che vorrebbero tanto non avere a San Vittore, gli italiani si spostano al mare, distanziati quel tanto che basta, dimentichi di quel “costume” che ci ha reso speciali e che è proprio di un Patrimonio Sociale Culturale e Morale, di cui si è persa memoria. Vince il Mojito e gli assembramenti di coloro che, non legittimano la legalità, dove è meglio sfasciare tutto come nell’ultima manifestazione di estrema destra inneggiante il duce, in quella Roma Caput mundi, al Circo Massimo, dimostrando in chiaro, che tutti fan manifestazioni in un momento in cui non andrebbero fatte. Ogni politico dal proprio pulpito, anziché perseguire la corruzione dei costumi, combattere la corruzione che pervade la nostra società moderna, che a stento riesce a metter mano al grave problema dei corrotti e marchia il Paese come inaffidabile agli occhi dell’Europa [n.d.r]. La gente, combatte nelle strade, nelle piazze, nei social, affinché idee e comportamenti inaccettabili, si impongano sempre di più. Chi urla più forte è premiato e chi prima si doleva per questo, oggi lo fa a pieni polmoni. Intanto, i decessi continuano, si dice che siano sempre di meno, ma sono sempre morti e, nella speranza che i comportamenti fuori controllo di menefreghisti spocchiosi, che non vogliono morire di fame, non si trasformino in colpi di coda inconsapevolmente armati di virus, preghiamo anche per questi “ammutinati” del Covid.