Vignettopoli
Autostima e cinque sensi
Quando si parla di autostima molte definizioni ci vengono alla mente, stare bene con se stessi, volersi bene, sentirsi realizzati e in armonia con il mondo e via di seguito. Secondo la mia visione, autostima questa parola magica, indica la consapevolezza di essere unici, delle proprie capacit, il desiderio di costruire giorno dopo giorno obiettivi che danno fiducia e promuovono la nostra autonomia emotiva e relazionale.
Quando si parla di autostima molte definizioni ci vengono alla mente, stare bene con se stessi, volersi bene, sentirsi realizzati e in armonia con il mondo e via di seguito. Secondo la mia visione, autostima questa parola magica, indica la consapevolezza di essere unici, delle proprie capacit, il desiderio di costruire giorno dopo giorno obiettivi che danno fiducia e promuovono la nostra autonomia emotiva e relazionale.
A dispetto delle numerose definizioni di autostima , se ci vogliamo veramente bene dobbiamo smetterla di guardare sempre nella stessa direzione e con gli stessi occhi. Abbandonare la visione a tunnel quella dove sempre io ho ragione e soltanto io so cosa mi fa star bene. Il problema che spesso non lo sappiamo, e siamo convinti del contrario. La mia parola magica, che segue autostima, è semplicità. In questa direzione mi collego a gli studi di uno psicologo americano, Marsh M.Linehan, quest’ultimo enfatizza il potere dei cinque sensi nella ricerca del benessere psicologico. Una visione che non mi nuova e che utilizzo gi da tempo nella mia professione, nella forma di tecniche di rilassamento per esempio, ma Linehan, nel suo volume (DBT Skill Training handsout and worksheets) descrive i comportamenti specifici per ognuno dei cinque sensi che dovrebbero essere utilizzati come auto-calmanti nei momenti di stress e frustrazione. Egli dice che ognuno ha i propri modi personali per calmarsi e che si tratta solo di metterli in atto. Credo che il concetto pi importante sia imparare ad esplorare ciascuno dei cinque sensi, assaporando il momento e le emozioni che ciascun organo ci trasmette. Ricrearlo significa far rivivere al nostro apparato mente-corpo sane emozioni e al tempo stesso, offrire al cervello la possibilità di rigenerarsi. Di solito avviene l’esatto contrario, lo stile di vita contemporaneo ci porta a stancare i cinque sensi, dominati dalla fretta e dalla dipendenza psicologica degli smarthphone, che se ci pensate bene questi giocattoli per grandi, offrono, in una frazione di secondi, appagamenti multisensoriali che soddisfano ma rendono assuefatta la capacit di attenzione. A questo punto, ritorno a Linehan con alcuni esempi:
Vista: guardare un film divertente, leggere un buon libro, osservare la natura, visitare un museo, guardarsi intorno con curiosità;
Olfatto: odorare dei fiori o candele profumate; riempire le stanze di profumi o odori di campagna, cucinare soffermandosi sul profumo di ciascuna pietanza;
Tatto:accarezzare un animale, abbracciare qualcuno, indossare un capo di abbigliamento che ti d una sensazione di piacere sulla pelle;
Udito: ascoltare musica che ti piace, ascoltare i suoni della natura, fermarsi ad ascoltare il silenzio, cantare, imitare dei suoni divertenti.
Gusto: regalati un cibo che mangiavi da piccolo, assapora lentamente quello che mangi, prova sapori diversi.
Ognuno può trovare per ciascuno dei cinque sensi la modalità calmante preferita, l’importante pensare con semplicità.
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