Vignettopoli
AMORI PERDUTI
La letteratura, quando racconta le gesta di innamorati feriti e delusi, ci ha abituato a finali tragici, epiloghi dove l’amante rifiutato incarna il ruolo di vittima sacrificale e accollandosi le colpe della sua generazione, di solito pone fine alla sua esistenza in nome di un amore che sembra destinato a finire.
I dolori del giovane Werther, l’amabile e triste romanzo epistolare di Goethe, narra sequenza dopo sequenza l’amore proibito per Lotte, il conflitto interiore del protagonista innamorato della moglie dell’amico, e la rinuncia dell’oggetto amato. Lotte cede alla passione illudendo il giovane Werther e lo abbandona preferendo lasciare ai molti, un gesto sconsiderato, sproporzionato rispetto all’infinita gamma di possibilità che la vita offre, purtroppo le pagine dei giornali sono piene di questi fatti. Durezza del matrimonio. Werther si aggrappa alla speranza di rivederla, poi consapevole di averla perduta per sempre si toglie la vita. Il dolore associato a un rifiuto sentimentale, genera effetti devastanti a livello psicologico e può scatenare un episodio depressivo maggiore a rischio di comportamenti suicidari. Uccidersi per amore, Appena pochi mesi fa, a Milano una giovane venticinquenne litiga con il fidanzato che l’ha appena lasciata e si butta sulle rotaie della metropolitana. Viene salvata da un agente per un soffio. I primi di ottobre a Fossanova, i carabinieri intervengono tempestivamente nei confronti di una trentenne chiusa in auto con una sonda collegata al tubo di scarico. La giovane donna era scappata di casa minacciando il suicidio per ragioni sentimentali. Forse la notizia che ha lasciato sgomenti nell’ultima settimana è il suicidio della giovane e bella Cathriona White, fidanzata con l’attore Jim Carrey; una relazione tormentata da alti e bassi terminata una settimana prima del tragico gesto. La lettera che la ventottenne make up artist ha lasciato prima di ingoiare un flacone di pillole, era indirizzata all’attore.
Tutti hanno sperimentato almeno una volta nella vita, l’esperienza di chiudere una relazione contro la propria volontà , all’improvviso ti senti perso, una sensazione di vuoto e di spaesamento ti può lasciare triste e malinconico per settimane, forse mesi ma con l’aiuto di amici o altre figure di supporto, la maggior parte se ne fa una ragione. Cathriona e le altre vittime di un amore perduto, sono la punta dell’iceberg di un problema che nella nostra società molto presente anche se i telegiornali ne danno poco rilievo. Lui (o lei) se ne andato, ha tolto quella magia che solo l’amore sa donare a chi lo riceve, e il Sà©, si sente svuotato, annullato, deprivato e un sentimento di malinconia prende il sopravvento fino ad annientare la persona che lo prova.
C’è una sorta di scacco comunicativo che si traduce in :<< Tu mi abbandoni allora non valgo nulla e anche io mi abbandono>>.
Freud scriveva che << il depresso si serve della via traversa dell’autopunizione per vendicarsi sugli oggetti originari>>. Quindi, il suicidio per amore diventa un atto di ribellione e vendetta verso l’oggetto d’amore perduto.
Ci si ribella verso chi ci ha lasciato, colui o colei diventa colpevole di aver fomentato l’illusione di un amore per sempre e merita di non dimenticare ci che ha fatto. ‘Io mi uccido’ si traduce con Ora non mi dimenticherai più.
L’errore pi comune che si fa quando si in coppia, quello di cercare nel partner un sostituto delle figure di attaccamento (i genitori) sulla base di come ci hanno amato e in che modo. Inconsciamente si pretende di essere amati, si ascolta soltanto la vocina interiore che in difetto o per eccesso non vuole la persona (il/la partner) ma l’amore di un Altro immaginario. E il gesto drammatico sottolinea un’urgenza che non stata ascoltata, e diventa presenza nel dolore di chi resta. L’atto di lasciare un biglietto o di scrivere una lettera rafforza il concetto di una punizione che si vuole infliggere al partner che abbandona, le parole scritte su carta restano nella mente, ed entrano nell’anima. Non sarebbe etico e rispettoso sapere cosa può aver scritto Cathriona in quella lettera rivolta a Jim, ma il ricevente di tale missiva come non può restare psicologicamente devastato e segnato da un’azione così definitiva?
E’ possibile che la chiusura di una relazione conduca a così tanta devastazione? I numerosi fatti di cronaca presentano una realtà inquietante in cui le donne in cima alla classifica, si mettono nella condizione di annientarsi per un amore finito. Nonostante i traguardi raggiunti e l’emancipazione femminile in tutti gli ambiti della società , ancora abbiamo bisogno di un Lui per sentirci complete? L’insicurezza femminile oggi sta raggiungendo livelli preoccupanti, la tanto sbandierata immagine della donna forte sembra esistere solo per una piccola percentuale di fortunate. Il resto si agita fra amori sbandierati su Facebook, crisi e rotture annunciate su Twitter proprio come fa @Giusy85 “sei un vile bastardo e ti ricorderai di me per sempre”, minacce pubbliche sempre meno velate, che diventano l’espressione di un malessere sentimentale collettivo. Non ci sono etichette diagnostiche che possono spiegare fino in fondo il motivo di simili gesti o comportamenti sentimentali borderline, occorre cercare chiavi di letture più empatiche con i desideri e le frustrazioni delle persone, vicine ma troppo lontane in questa società folle e virtuale.
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