Janeleggedinotte
La scatola dei bottoni di Gwendy
La scatola dei bottoni di Gwendy di Stephen King e Richard Chizmar ( 2017) – Essere vittima dei bulli non è mai una cosa piacevole, ci si sente emarginati e cavarsela in queste situazioni diventa difficile, soprattutto quando si è nel bel mezzo dell’adolescenza, la transizione dal mondo dei piccoli a quello dei grandi, non è scevra di difficoltà, ostacoli da superare al fine di conquistare una sana autostima, pensate poi come deve essere dura quando il bullo di turno disgraziatamente comincia a romperti le “palle” con vezzeggiativi di ogni tipo.
Questo è quello che accade quotidianamente a Gwendy Peterson. La protagonista di questo racconto, deve sopportare da alcuni compagni di scuola battute ridicole sul suo peso, essendo effettivamente cicciottella, la dodicenne decide di dimagrire e si dedica tutti i giorni festivi compresi, alla corsa, ma non una corsa qualsiasi. Gwendy sceglie come percorso la montagna di Castel Rock sulla quale si erge una ripidissima scalinata di 405 scalini che compongono la famosa “scala del suicidio” al cui termine c’è un’ampia vista sulla cittadina. Col fiatone e il sudore che le sgorga dalla fronte, la ragazzina ogni giorno si sfinisce per arrivare in cima alla scalinata. Più che un romanzo horror, La scatola dei bottoni di Gwendy è un racconto di 173 pagine che parla di adolescenza con uno sguardo al thriller. Farris, l’uomo misterioso che regala a Gwendy la scatola dei bottoni, con i suoi occhi azzurri e l’aspetto affascinante, conquista la fiducia della ragazzina, timorosa e incuriosita allo stesso tempo. Il lettore sa benissimo che i poteri dei bottoni colorati, comporteranno un prezzo da pagare, ma Gwendy è ambiziosa e stanca di essere vittima dei bulli, si porta la scatola a casa. Un giorno Farris la rivorrà indietro, ma fino a quel momento la protagonista decide di usarla come meglio crede. Ogni giorno mangia il cioccolatino che fuoriesce dalla scatola dopo aver premuto una levetta, e come aveva predetto Farris, il succulento dolcetto la sazierà abbastanza da riuscire a resistere alla tentazione di un bis, il risultato è che Gwendy nel giro di pochi mesi, mangia meno e dimagrisce. Non solo, la fiducia acquisita grazie alla nuova forma fisica, l’aiuta anche nella disciplina sportiva, vince alcune gare di atletica, e smette di portare gli occhiali.
Crescere significa assumersi delle responsabilità, e Gwendy sa di essere fortunata ad avere la scatola, una sorta di potere e di protezione, perché schiacciando un determinato bottone ha capito che può decidere il corso degli eventi, vicini e lontani da lei. La sensazione di potere è inebriante, e Gwendy comprende dopo qualche anno che la scatola può essere una fortuna ma anche una maledizione, soprattutto quando si rende conto di non essere stata vicina abbastanza alla sua amica Olive, nel momento del bisogno.
Gli anni passano e Gwendy, ha messo da parte la scatola, non mangia più i cioccolatini e si è fidanzata con un ragazzo che frequenta come lei l’università. Ma sembra che ciò che non si è affrontato in passato, poi ritorni più forte e violento di prima, così King e Chizmar ci mostrano prima una Gwendy ingenua ma avida nell’afferrare i vantaggi della scatola, e dopo la stessa ragazza che ha maturato la convinzione di farcela da sola, senza l’aiuto dei mitici cioccolatini. Frankie Stone, il ragazzo che Gwendy ucciderà premendo il bottone rosso , rappresenta il passato che ha sottovalutato, forse gli sbagli fatti, oppure il monito che tanta fortuna può avere solo un prezzo alto. Nell’epilogo, Farris ritorna sulla scena e chiede indietro la scatola, in un certo senso assolve Gwendy dalle sue presunte colpe, certi fatti sono accaduti perché dovevano accadere, lui dice indipendentemente dalle scelte fatte, così la protagonista può andare avanti, e lasciarsi indietro definitivamente la bambina insicura.
Consigliato : per una lettura diversa sui temi del bullismo e i problemi di autostima negli adolescenti, certo si parla di un thriller, del resto la coppia King-Chizmar non delude e non ci risparmia un paio di scene macabre, che digerirete presto quando vi accorgerete che il lieto fine è dietro l’angolo. La bambina diventa una donna e abbandona la magia della scatola dei bottoni, chi non vorrebbe averne una per punire chi ci ha fatto del male, ma la brama di potere produce effetti negativi a lungo termine, il contenuto rimosso busserà di nuovo, proprio come è successo a Gwendy che grazie ai suoi errori e ai consigli di Farris alla fine “inquietante” quanto un angelo custode, mette le ali e vola.
- VIA
- Nerina Elena
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