Costume & Società
L’undicesima ora: Combattiamo per il pianeta!
Leonardo DiCaprio è il personaggio di Hollywood più impegnato nelle cause ambientaliste, dal 2006 a oggi si dedica a salvare il Pianeta. La #Leonardo DiCaprio Foundation promuove decine di cause a favore della natura, ha raccolto circa 38 milioni di dollari con un’asta di Christie’s con opere d’arte donate da Banksy, Andreas Gursky, Bharti Kher, Julian Schnabel, Richard Prince, Mark Ryden, e 40 milioni di dollari grazie a un gala benefico a Saint Tropez, evento annuale organizzato dalla fondazione dell’attore per la raccolta fondi a sostegno della lotta ai cambiamenti climatici. L’impegno di Leo per salvare il Pianeta deve essere un esempio per tutti, e il documentario “L’undicesima ora” che ho scelto di recensire per i lettori di Vignettopoli , è stato realizzato nel 2007 da DiCaprio con la collaborazione dei più grandi scienziati e ricercatori del Pianeta.
I temi principali trattati nel docufilm sono in quest’ordine: il collasso degli ecosistemi del nostro pianeta e la ricerca di soluzioni per un futuro sostenibile.
Il motivo per cui l’ho scelto è per la caratteristica di rilevanza e di urgenza dei suoi contenuti, è un bel mattone di due ore e forse c’è chi preferirebbe guardare il Grande Fratello piuttosto che conoscere la verità, si perché……. vi preannuncio che notizie veramente belle in questo docufilm ce ne sono veramente poco, ed è realmente ora che ci svegliamo tutti.
Negli ultimi anni, grazie all’intervento di personaggi famosi impegnati nelle cause ambientaliste come Arnold Schwarzenneger, Leonardo DiCaprio e di recente il movimento ambientalista partito con l’azione della svedese Greta Tunberg, i mass media stanno dando uno spazio maggiore ai disastri ecologici e alle conseguenze climatiche devastanti che si osservano in tutto il Pianeta. C’è ancora chi crede che le conseguenze reali dell’inquinamento ambientale siano qualcosa di lontano e poco tangibile eppure troppi sono i dati che gli esperti ci portano a confutare questa errata convinzione. Siamo diventati pigri, imbambolati dai social network oppure stiamo divenendo più consapevoli di quello che Madre Natura ci sta dicendo giorno dopo giorno?
La parola agli esperti.
La Terra esiste da ben 4 miliardi e 567 milioni di anni, e dispone già di tutto quello di cui ha bisogno il suo ecosistema per sopravvivere, infatti gli esperti spiegano che ha un effetto serra naturale , siamo 15 gradi più caldi grazie a sostanze come il vapore acqueo, il biossido di carbonio e il metano che chiamiamo gas serra e che trattengono il calore. Il problema è che gli uomini competono con la natura perché scaricano nell’atmosfera alte dosi di biossido, metano e cloruro di carbonio che competono con la quantità naturale di tali gas. Sappiamo dai dati che il metano è aumentato del 150%, e la terra è troppo calda con la conseguenza di un eccessivo surriscaldamento globale.
La competizione con la Natura, genera conflitto e perdita, le energie sottratte e prodotte dai combustibili fossili sono destinate a esaurirsi, tuttavia oltre a generare un forte inquinamento, i governi sono riluttanti ad abbandonare la politica dell’estrazione del petrolio. Che novità vero? Ma queste scelte sbagliate, stanno generando secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente la sparizione di 50 mila specie all’anno. L’enorme ondata di estinzioni che stiamo causando nel presente, è terrificante e da GreenPeace al WWf tutti se ne sono occupati. Una sola specie, ovvero l’uomo colpevole di questo scempio, sta consumando moltissime delle risorse della Terra (cibo, acqua…) lasciando poco alle altre creature che la abitano.
Gorbaciov intervistato sull’argomento sottolinea il carattere di urgenza del problema e che “ siamo vittime di quello stato di inerzia che ci fa credere che l’uomo sia il Re della natura.. i nostri ecosistemi ne sono stremati ora che il clima, l’acqua, il terreno e le foreste riversano in questa situazione drammatica. Le generazioni che vivono oggi devono decidere all’unanimità di comportarsi diversamente. La crisi ecologica è globale”
Fra le testimonianze raccolte da Leonardo DICaprio, è importante ricordare le parole del compianto
Stephen Hawkin (1942-2018) la voce più autorevole e prestigiosa nel panorama dell’astrofisica, : “ una delle conseguenze più serie delle nostre azioni è il riscaldamento globale causato dalle sempre maggiori emissioni di biossido di carbonio derivanti dalla combustione degli idrocarburi. Il pericolo è che l’aumento delle temperature diventi auto sostenuto e forse è già così! Siccità e deforestazione riducono la quantità di biossido di carbonio riciclato nella atmosfera e il riscaldamento dei mari potrebbe innescare il rilascio di grandi quantità di CO2 intrappolato nei fondali marini. Inoltre lo scioglimento della calotta artica e di quella antartica riduce la quantità di luce solare riflessa nello spazio aumentando ulteriormente la temperatura. Non sappiamo dove può arrivare il riscaldamento globale, la peggiore delle ipotesi è che la Terra diventi come Venere con una temperatura di 450 gradi e con piogge di acido fosforico in queste condizioni la razza umana non sopravviverebbe. “
E’ molto chiara la situazione che stiamo vivendo : abbiamo girato le spalle ai segnali di allarme della natura, e visto che i politici e le multinazionali hanno ignorato costantemente ogni prova fornita dal mondo scientifico, dobbiamo lottare e allertare la coscienza collettiva. Secondo gli esperti interpellati, sarebbe già possibile nel presente incentrare l’economia mondiale sull’utilizzo delle energie rinnovabili, l’energia solare, eolica e la biomassa per esempio consentirebbero la costruzione di nuovi edifici, una rete di mezzi di trasporto diversificata, nuove strutture per utilizzo ricreativo o industriale che utilizzino materiale riciclabile. L’ambientalismo è diventata ormai una questione che riguarda l’umanità e con delle piccole azioni quotidiane si determina un grande cambiamento sull’ecosistema del Pianeta. I numerosi progetti di edilizia ecologica sono in grado di garantire efficacemente energia e risorse, creando luoghi salutari in cui vivere e lavorare.
L’inerzia mentale e la paura di cambiare sono un limite per la nostra e la futura generazione, esistono le soluzioni per respirare aria più pulita, vivere meglio e in salute rispettando l’ambiente che ci circonda e che da sempre ci ha dato tutto. La fiducia per le energie rinnovabili e la loro possibilità reale di attuazione, sono le parole chiave che i governi devono ascoltare, altrimenti sarà troppo tardi per intervenire.
Pensiamo a un albero come a un progetto è qualcosa che produce ossigeno assorbe anidride carbonica distilla l’acqua fornisce un habitat a centinaia di specie raccoglie energia solare produce cibo crea microclimi e si auto replica. Come sarebbe progettare un edificio come un albero? Un edifico fotosintetico? E se catturasse energia solare e la destinasse a usi produttivi e ricreativi?
Non è solo immaginazione, se lottiamo diventerà realtà.
#PianetaSano#ambientalismo#greenpeace
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