Janeleggedinotte
Codice Amadeus : intrighi e spy story
Codice Amadeus di Phillip Swann (2006)- L’autore di Codice Amadeus, Philip Swann è un musicista e produttore discografico, nel suo primo romanzo con sapienza ed eleganza costruisce una spy story ambientata proprio nella realtà che conosce meglio.
Questo libro è un po’ come quei film che partono lenti e d’improvviso ti sorprendono tenendoti lì, davanti allo schermo fino alla fine. C’è un bel ritmo narrativo, e l’idea che il complotto da cifre a sei zero ruoti attorno a uno spartito perduto di Mozart è originale, anche se il protagonista principale David Webber perde in qualche passaggio di incisività. Magari era l’effetto che voleva ottenere l’autore, ma a partire dall’ingresso nella storia della ricercatrice Dani Parsons della Smithsonian, si comprende immediatamente che sarà lei a prendere in mano la situazione. Il protagonista ufficiale, David Webber è un pianista geniale con un passato da star che di punto in bianco decide di ritirarsi dalle scene e di suonare nel pianobar di un elegante hotel di New York.
Quanti artisti di piano bar si ritroveranno in questo personaggio? David è di indole irascibile, impulsivo, e anche quando non è sotto l’effetto dell’alcol non sembra tutto questo “genio”, però è simpatico e nella sua dolorosa coazione a ripetere, inciampa, e si rialza. Così il filo conduttore del romanzo si muove essenzialmente su due piani, quello del complotto architettato dalla famiglia Depriest per accaparrarsi l’affare del secolo, e la rinascita personale di David che ha dimenticato chi è veramente.
Il ritmo incalzante nella narrazione è dato dall’ingresso di Victor Petrovic un criminale internazionale abilissimo nel travestimento, l’unico che riesce a dare del filo da torcere all’FBI.
Alla misteriosa signora Sugarberry, è dedicato solo un capitolo del libro. Il suo fugace ingresso nella storia, resta una presenza-assenza, che lascia un po’ perplessi e con il desiderio di rivedere l’elegante signora del sud svelare davanti a una tazza di tè, il segreto dello spartito del dottor James Cook, consegnato a Dani. In perfetto stile spy story, occorre farsi travolgere dalla trama e dai numerosi indizi disseminati da Petrovic, il quale riesce a farsi beffa di tutti. Dani l’eroina di Codice Amadeus, è un personaggio frizzante e dinamico, riesce a scavalcare il narcisismo di David e insieme a lui, interpreta il codice segreto utilizzato da Mozart all’interno della sua sinfonia.
Consigliato a chi ama i gialli con tanto di spie e di cospirazione mafiosa, c’è spazio anche per l’introspezione psicologica del protagonista : David prima di risanare il rapporto con la figura paterna sostitutiva, in poche pagine (per fortuna!) si chiarisce con Katherine, la donna che amò e che gli fu soffiata sotto il naso dall’amico Anthony. Forse un po’ prevedibile che proprio l’antagonista di allora, ritorni nella vicenda come uno dei fautori del complotto, comunque David il saggio abbandona l’idea di Katherine e si rende conto che la ferita d’amore di cui soffriva non era poi così importante. Il protagonista si lascia alle spalle il torto subito e nell’epilogo trova una soluzione al conflitto edipico irrisolto.
Ricucendo il rapporto con il professor Shoewalter, David riprenderà in mano la sua vita, ristabilendo un sano equilibrio psicoaffettivo con sé stesso e con il mondo che lo circonda.
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