Europa
Festival di Cannes con video a sorpresa di Zelensky
Cannes. Un comportamento legittimo in una storia non chiara tra Russia e Ucraina e che pare più una promozione alla Guerra e premessa per il premio al miglior audio-film del 75° Festival di Cannes. È tutto ridicolo, se non fosse tragico. Però è successo. Ora la gente si chiede a quanti altri spettacoli a sorpresa dovremo partecipare per far capire al Presidente ucraino, che siamo con lui col cuore e che auspichiamo la migliore riuscita per il suo popolo, senza però riempirli di armi da utilizzare?
Di guerre, prima di questa brutta invasione, ce ne sono state e ce ne sono ancora, ciò nonostante, l’invasione sovietica a fatto schizzare per importanza questo conflitto in cima alla classifica del terrore. Ma di rimando non possiamo che fare anche una riflessione del tipo: ma siamo sicuri che abbiamo bisogno di tutta questa sovraesposizione, proclami e inviti nemmeno ben celati di un Presidente che, a suo dire, a che fare con un mondo che non si muove abbastanza per la sua causa, che è la causa di tutti?
Permettetemi di sottolineare che, in quanto ad aiuti e mano sul cuore ci siamo sempre stati come Paese ma sembra che non sia sufficiente. E’ un sacrificio fatto in nome della Pace? Non lo so fino a che punto lo sia. Per come stanno andando le cose, sembra più una guerra per procura. I più interessati e anime belle, stanno rifornendo con aiuti militari e armi, Zelensky, che appena apre il “megafono” acquista nuovo proseliti che stizzisce Putin, allunga il conflitto e ne impedisce una rapida soluzione diplomatica. Di questo passo, quel 75% di persone che sono contro questa guerra, si chiede se non si sia già cobelligeranti (quando uno stato si trova in guerra contro lo stesso nemico di un altro stato o di una coalizione di altri stati, ma non è giuridicamente riconosciuto come alleato), visto gli aiuti che arrivano in armi soprattutto da America e Europa. Ci si chiede se si stia sfiorando la Terza Guerra Mondiale ma Nucleare. Il tam tam incessante dai media che contano, han tutti la stessa voce “eroica” e non di buonsenso. L’invasore, Putin, a torto o a ragione, ha il coltello dalla parte del manico, ma chissà perché è l’Occidente a pensarlo di sé. Zelensky in video dovrebbe cominciare a preoccuparsi del suo vero interlocutore, Putin, invece, forte degli amici mondiali che si ritrova, lo sfida e gli intima di cessare il fuoco e mette in pericolo i grandi amici europei. I media, pare siano solo in attesa di una bomba e qualche morto in più per montare un nuovo RVM per cercare l’audience o vendere qualche libro in più. Putin? Speriamo rinsavisca. I bambini che muoiono, solo numeri. Un po’ come per la Pandemia, che per altro non è ancora stata debellata, solo numeri. Gli uomini che ogni giorno si arrendono in Ucraina? Zelensky non li cita nemmeno, non si chiede cosa succederà loro. Il gas che l’Europa non ha in stoccaggio all’infinito? Gli effetti collaterali che stanno cominciando a rovinare i sonni degli italiani e non solo quelli? Gas chiuso per la Finlandia che entra alla velocità della luce nella NATO. Attacchi informatici. Siamo nella lista nera di Putin. Prima accettiamo l’aiuto di questo “Presidente” e poi, lo critichiamo aspramente. La diplomazia è morta? E’ una guerra inaccettabile, lo riconosciamo tutti ma non è questo il modo per fermare qualsiasi guerra. Meno azioni da palcoscenico e più pragmatismo, o si rischia di mettere in allarme i sonni delle popolazioni del mondo e si sa, quando la gente non dorme, dietro l’angolo possono esserci solo disastri in agguato.
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