La Play therapy o terapia del gioco è una forma di counseling dedicato alla salute mentale che utilizza il metodo del gioco e dell’arte come mezzo di espressione emozionale. I bambini utilizzando queste tecniche si sentirebbero più sicuri nell’espressione dei propri sentimenti. L’attività del gioco ha fini terapeutici solo quando viene guidata da uno psicologo o psicoterapeuta specializzato. Numerosi sono i vantaggi : i bambini riescono a migliorare la propria autostima, imparano a parlare di situazioni problematiche o che creano disagio, e possono anche rivelare informazioni importanti taciute agli adulti per timore di essere giudicati. Le tecniche di gioco sono diverse si va dalla creazione artistica con qualsiasi materiale, al role playing includendo bambole e giocattoli, e il gioco con la sabbia. Quest’ultimo è molto particolare perché utilizza un contenitore riempito con sabbia e miniature, come persone e animali, in pratica un mondo parallelo al nostro. Il fatto di giocare con le miniature favorisce un maggiore controllo sul comportamento e sulle scelte, e può far sentire il bambino più coraggioso di sperimentare. E’ un esercizio in cui la sabbia diventa un mezzo per raccontare storie e esperienze che si vorrebbero vivere, e favorisce lo sviluppo di nuove amicizie. La psicologa e terapista del gioco Jodi Mullen, di New York utilizza da anni questo metodo ed è convinta che il punto di forza sta nel fatto che la play therapy si focalizza su cosa è giusto per il bambino, ciascuno si sente accettato e accolto in maniera incondizionata, senza modificare la prospettiva del bambino, questo li aiuta ad accettarsi. Inoltre questa terapia può dare supporto ai bambini in diverse situazioni di crisi della loro vita come: difficoltà scolastiche, aumentare la fiducia negli altri, ansia e depressione, traumi e paure.