“Il motivo per cui ho acquisito Twitter è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza cittadina digitale comune, dove un’ampia gamma di opinioni può essere discussa in modo sano, senza ricorrere alla violenza, attualmente c’è un grande pericolo che i social media si spezzino in camere d’eco di estrema destra e di estrema sinistra che generano più odio e dividono la nostra società”. L’affermazione di Musk e spiegazione per l’acquisto di Twitter, è venuta dopo una tribolata contrattazione con la dirigenza del Social. 

Nel completare l’acquisto, con ben 44 miliardi di dollari, il primo atto di Elon Musk, è stato quello di allontanare – licenziare- 4 top manager di Twitter, dando il la, al suo modo di fare “pulizia”. Il lavandino da lui introdotto all’ingresso della sede centrale, ha bussato ulteriormente il messaggio cui è riferita l’azione “punitiva”.

I manager che hanno ricevuto il velocissimo benservito sono nell’ordine: Parag Agrawal(chief executive), Ned Segalil (chief financial officer), (legal affairs and policy) Vijaya Gadde e, Sean Edgett, general counsel. Per Agrawal e Segalil, il licenziamento è stato plateale: scortati dalla sicurezza, fuori dalla sede. [n.d.r.)

A chiusura della vicenda che vede il CEO di Tesla, da oggi, come nuovo capo della piattaforma social, un messaggio che ha rassicurato gli azionisti sulla messaggistica, che non si sarebbe trasformata in nulla di infernale. Dal canto nostro, ci congratuliamo con Elon Musk, che ha saputo destreggiarsi bene in questa contrattazione e al contempo, garantirsi la possibilità di migliorare la comunicazione del Social che, a detta di molti, andava corretta.