Carnival in the world
Carnival in the world 2023
Da sempre il Carnevale è una festa per bambini ed adulti caratterizzata dalle maschere e dai festeggiamenti nelle maggiori città del mondo, con bellissime sfilate di carri dai quali piovono coriandoli e dolci: partiamo per un suggestivo viaggio attorno al globo per conoscere i più famosi.
In Italia Il Carnevale di Venezia è il più famoso e suggestivo in assoluto ed è ambientato nelle atmosfere dell’antica nobiltà veneziana, con maschere uniche e particolari indossate per la prima volta nel 1200 come simbolo di rivolta contro i borghesi e per annullare le differenze sociali tra le persone che partecipavano al Carnevale e quelle che invece non vi prendevano parte. La magia della laguna si sposa perfettamente con gli abiti sontuosi di damigelle e principi.
Il Carnevale di Viareggio, invece, si caratterizza per i carri di cartapesta che sfilano sulla passeggiata che costeggia il lungomare e nasce nel 1873 presso il Caffè del Casino’, quando un gruppo di borghesi decise di mascherarsi per protestare contro le tasse. Il simbolo e maschera ufficiale è Burlamacco, che è considerato il mix tra le maschere della commedia dell’arte nata nel 1930 dal pittore futurista Uberto Bonetti, a cui ha fatto seguire la sua compagna Ondina, simbolo dell’estate viareggina, Faraboletto, Marcopolino, Burlanotte e Pincianello.
Altro Carnevale famoso è quello di Ivrea, dove ogni anno si svolge la battaglia delle arance, nella quale centinaia di aranceri, sui carri o da terra, si sfidano tirandosi addosso migliaia di arance. Quelli a terra indossano costumi con campanelli alle caviglie e casacche semiaperte sul davanti, in modo da contenere una scorta di “munizioni”; quelli sui carri, invece, hanno costumi imbottiti e maschere di cuoio con grate di ferro per riparare il viso.
Il Carnevale di Fano nasce nel 1347 e l’aspetto caratteristico è il lancio di caramelle e confetti dai carri durante le sfilate al posto dei coriandoli grazie alla collaborazione con la casa dolciaria Perugina. I carri festeggianti sono costruiti in cartapesta e gommapiuma e raffigurano scene di politica, di attualità o di fumetti, alcuni alti fino a 16 metri. La maschera tipica, El Vulón chiamato in dialetto o Pupo, è la caricatura di uno dei membri della banda musicale Arabita.
A Napoli il Carnevale è una festa molto amata, la città si colora ed ovunque si respirano gioia ed allegria. Il dolce tipico sono le chiacchiere, composte da sottili strisce di pasta fritta ricoperte da zucchero a velo e, di solito, servite con il sanguinaccio, crema di cioccolato fondente che, in antichità, veniva preparato aggiungendo anche sangue di maiale, ma oggi composto al 100% da puro cioccolato.
Come in molte altre parti del mondo, anche a Napoli i bambini si travestono a Carnevale. E’ molto divertente camminare per le vie della città durante la settimana di Carnevale ed osservare i costumi molto originali, dato che i napoletani hanno molta fantasia ed i travestimenti dei piccoli sono spesso sorprendenti.
Ma nella settimana di Carnevale bisogna stare molto attenti anche agli scherzi degli “scugnizzi” napoletani. La regola è “a Carnevale ogni scherzo vale” ed i bambini si divertono a fare scherzi divertenti ed originali agli adulti.
La festa del Carnevale ha origini molto antiche, dato che nel 18° secolo il re Carlo di Borbone organizzava grandi festeggiamenti in tutta la città e faceva costruire le cosiddette “cuccagne”, delle strutture in legno ricoperte di cibo che veniva donato al popolo. Anche i nobili napoletani amavano il Carnevale ed organizzavano eleganti feste in maschera nei più bei palazzi della città. Nel 2020 è stato organizzato a Napoli il Carnevale Settecentesco Napoletano con il Gran Ballo che si è tenuto a Palazzo Caracciolo di San Teodoro.
Il Carnevale a Roma è un vero e proprio viaggio tra passato e presente che riporta a vivere antiche tradizioni insieme alle modernità della metropoli grazie al contrasto tra le antiche maschere della tradizione popolare e i carri costruiti con le nuove tecnologie. Sbandieratori, figuranti di ogni tipo e tanti personaggi: Rugantino, “il bullo per eccellenza”, Meo Patacca e la sua amata Nina, Don Pasquale e il Generale Mannaggia. I temi affrontati nella creazione dei carri sono numerosi, caratterizzati soprattutto sulla satira nei confronti della politica ed i problemi di tutti i giorni.
In EUROPA, il Carnevale di Nizza dura due settimane e prevede sei parate con diciassette carri e migliaia di ballerini e musicisti provenienti da tutto il mondo. La parata più famosa è quella dei fiori, detta Bataille de Fleurs, durante la quale migliaia di bellissimi fiori vengono lanciati sulla folla.
A Londra il Carnevale è nato nel quartiere di Notthing Hill verso la fine degli anni Sessanta, quando la comunità caraibica di Trinidad decise di celebrare le proprie tradizioni unendo tutte le etnie in una festa per tutti coloro che ogni giorno dovevano affrontare il razzismo, la mancanza di lavoro e le pessime condizioni di vita. Si tiene l’ultima domenica di agosto con circa un milione di persone e sono previste 5 categoria di partecipanti:
-Mas, da “masquerade”, cioè i gruppi in maschera;
-Soca, cioè Soul e Calipso, gruppi che suonano la musica tipica del Carnevale di Notting Hill;
-Steelbands, bande di percussionisti;
-Gruppi danzanti;
-Musicisti di strada suonanti musiche raggae, jazz, soul, hip-hop and funk music, house, garage.
Oggi il Carnevale di Notting Hill ha artisti provenienti da Afghanistan, Khurdistan, Bangladesh, Filippine, Bulgaria, Russia, Brasile, Caraibi, Africa, centro e sud America e dalla stessa Gran Bretagna e vengono allestiti due palcoscenici sui quali si esibiscono nomi famosi provenienti da tutto il mondo
In Danimarca a Dragor, una piccola cittadina vicino a Copenaghen, durante il Carnevale si tiene una gara par eleggere il “re dei gatti”. Alcuni giovani in costume e a cavallo cercano di colpire una botticella appesa tra due pali con una mazza: un tempo vi veniva chiuso un gatto, oggi sostituito con dolci e premi per il cavaliere che per primo riesce, con un solo colpo di mazza, a romperla.
In Grecia il Carnevale più prestigioso è quello di Patrasso: dura tre settimane con sfilate floreali e sontuosi balli in maschera. Caratteristiche sono le battaglie della cioccolata: alcune ragazze in costume, sopra cocchi decorati con fiori, gettano sul pubblico petali e dolci; tutt’intorno risuonano le musiche eseguite da bande. La maschera principale del Carnevale di Pratasso è il “domino nero”, ampio mantello con cappuccio, derivato dal Carnevale di Venezia, da dove venivano importate lussuose sete nere. La sera del venerdì grasso nel teatro municipale si tiene il primo ballo del “domino nero”, al quale le donne si recano da sole, indossando maschere e guanti neri; gli uomini invece portano il costume tradizionale chiamato “tudexos”. Una seconda edizione del grande ballo si svolge la sera della domenica e chiude le manifestazioni del Carnevale di Patrasso.
A Colonia, sul fiume Reno, la stagione del Carnevale – detta “la quinta stagione” – comincia ufficialmente l’11 novembre alle 11:11 di mattina: ma è davvero solo una settimana prima del Martedì Grasso che feste e divertimenti si scatenano sempre di più. Il picco si raggiunge nel “Lunedì delle Rose”, detto anche Lunedì Grasso, quando prende il via la festosa marcia dei carri che riproducono caricature di politici tedeschi e non e che attraversano tutta la città per arrivare a Südstadt, la zona sud di Colonia, seguiti da altri carri più piccoli dai quali cioccolato e dolci tipici vengono tirati sulla folla.
A Binche, in Belgio, migliaia di uomini scendono in strada con cappotto e pantalone nero, giallo e rosso (i colori della nazione), una cintura di campanelli, zoccoli di legno, un cappello di piume che pesa tre chili e una maschera di cera: sono i Gilles, le maschere tipiche. Ognuno di loro può muoversi solo accompagnato da un suonatore di tamburo, non può sedersi in pubblico e deve essere originario della città.
Il carnevale di Basilea (Svizzera) è detto anche dei musicanti ed inizia alle quattro del mattino, al rintocco dei campanili. Le luci del centro storico si spengono e inizia la suggestiva sfilata delle maschere dette clique che portano lanterne colorate in testa e suonano pifferi, trombe e tamburi. Il tutto si ripete per tre giorni, fino al rintocco delle quattro del mattino del giovedì grasso che chiude i festeggiamenti.
Al carnevale di Busojaras, in Ungheria, partecipano i Busós, le maschere tipiche e si svolgono cortei, parate e balli secondo la leggenda che narra degli abitanti del paese scacciati dalle loro case e esiliati nella foresta durante l’occupazione turca del XVII secolo. Un cavaliere che apparve loro, li esortò a fabbricarsi maschere spaventose e a tornare alle loro case per terrorizzare e scacciare i turchi.
Il giorno di chiusura del Carnevale si chiama Farsangtemetés , giorno in cui il viene acceso un grande falò che simboleggia la fine del vecchio e l’inizio del nuovo.
Negli USA, il “Mardi Gras”, ovvero, Martedì Grasso, è una ricorrenza che nasce in Europa nel 17esimo secolo grazie alla casata dei Borboni, ma che oggi è nota soprattutto come nome della scatenata festa di Carnevale che si tiene nelle strade di New Orleans, in Louisiana, patria della musica jazz.
I preparativi iniziano già dal 6 gennaio ma la festa vera e propria si concentra nelle due settimane che precedono il “Mardi Gras” con in media un milione di visitatori che seguono cortei musicali e concerti in maschera, mentre i locali per tradizione usano solo maschere color viola(simbolo di giustizia), oro (simbolo di potere) e verde (simbolo di fede). E’ consigliato portarsi un sacchetto per raccogliere tutto quello che viene lanciato dai balconi e dai carri in base alla bellezza del costume che si indossa.
Spostiamoci in BOLIVIA, dove ad oltre 3.700 metri di altitudine, la città di Oruro (Bolivia) diventa il centro di una festa che dura 10 giorni con costumi ornamentali, musica continua e bevande a non finire. Diavoli danzano scatenati per le vie normalmente tranquille della cittadina, rievocando riti tribali vecchi di duemila anni. Si chiude la festa mangiando carne di lama e bruciandone le ossa avanzate. Le ceneri vengono poi sotterrate.
Nel QUEBEC (Canada), si tiene il il Carnevale del freddo e della neve, grazie a monumentali sculture di ghiaccio realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo. Bellissima la sfilata notturna dei carri, così come le tipiche competizioni sportive canadesi: dalla corsa in canoa sul fiume ghiacciato, ai tornei di hockey, dal bagno di neve, alla corsa su slitta trainata dai cani.
In BRASILE, il Carnevale di Rio de Janeiro nasce nel XIX secolo, quando la borghesia cittadina importò dall’Europa la moda di tenere balli e feste mascherate e nella città vennero costituite le prime cordões (“corde” in Portoghese), gruppi di gente che sfilava per le strade suonando e ballando. Dal blocos (“quartieri”), gruppi di persone legati ad un particolare quartiere della città che sfilano con tamburi e ballerine, vestiti con costumi e magliette a tema per festeggiare il carnevale.
Vi sono più di 100 gruppi con usi e tradizioni diversi, e ogni anno il numero cresce. Alcuni sono numerosi, altri più piccoli; alcuni sfilano per le strade in formazione, altri stanno nello stesso posto.[4]
I blocos compongono loro stessi la musica che suonano durante i festeggiamenti, basandosi su classici della samba o su vecchie musiche da carnevale chiamate Marchinhas de carnevale.
Il Carnevale è noto nel mondo soprattutto per le sfarzose parate organizzate dalle principali scuole di samba della città e che si tengono nel Sambodromo per 4 notti di fila all’interno di una competizione suddivisa in sette divisioni alla fine delle quali una scuola verrà dichiarata vincitrice dell’anno.
Nelle ISOLE VERGINI (CARAIBI), Le origine del Carnevale risalgono al 1911, quando Adolph “Ding” Sixto, di ritorno da Rio, portò con sé l’idea di una grande festa in maschera, che si svolse per la prima volta nel giorno di S. Valentino del 1912 con gare di bicicletta, di barche, di caccia al maiale, battaglie di confetti, sfilate in maschera con donne e uomini a cavallo, vestiti con le uniformi ufficiali del Carnevale denominato di S.Thomas.
Da allora si tiene nelle ultime due settimane di Aprile con i suoni allegri e vibranti del calypso suonato dalle brass, steel, and scratch bands sullo sfondo del Mar dei Caraibi e della natura incontaminata. Concerti notturni attirano folle di entusiasti spettatori da tutto il mondo nel Lionel Roberts Stadium, dove giovani calypsoniani esibiscono il loro talento. Durante i festeggiamenti si tengono gare tra imbarcazioni di diversa grandezza e sfilate di navi di straordinaria bellezza.
Che dire? Tuffatevi. ogni volta che potete, nella “vostra” città, che può riservarvi un mare di divertimento, usci e costumi dimenticati e il viaggio più sano nel territorio da voi abitato.
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