Cinema & Spettacolo
IL TALENTO DI MICHAEL JACKSON RIVIVE A ROMA
Roma. Il 28 aprile, presso l’Auditorium della Conciliazione, è andato in scena “History of a Legend” dedicato a Michael Jackson. così avviamo voluto saperne di più, dal regista e ideatore dell’evento, Danilo Bughetti.
Come nasce “History of a Legend” e chi fa parte di Step Gang Evolution, il gruppo che si è esibito?
”History of a Legend nasce da un’esigenza che inseguo da anni: dare merito agli artisti, soprattutto quando qualcuno non li riconosce come tali.
Non è il caso di Michael Jackson, sebbene, ancora oggi, siano troppi i giovani che non ne conoscono l’enorme lascito umano e artistico, che ha e rappresenta.
L’incontro con la Step Gang nasce da un’amicizia storica che ho con Angelo della scuola di ballo FULL DANCE Italia.
Presentato il progetto lui mi ha messo in contatto con il coreografo Stefano Baldini insegnante del gruppo Step Gang Evolution, e da subito è nata una sinergica collaborazione”.
Chi impersona Michael e come nasce la passione per questo grande artista?
“Nello spettacolo non c’è Impersonator. Nessuno può essere imitato perché ogni artista vive di luce propria. Una mera imitazione sarebbe una tenue luce riflessa di un ricordo che in pochi riconoscerebbero paritetico.
Omaggiare un artista, per me, significa rivivere le sue opere dandone una nuova luce come lui stesso faceva in ogni live, sempre diversi tra loro. La domanda che spesso dovremmo porci è: cosa rimarrebbe di una canzone se ne cambiassimo l’interprete?
Dovremmo sforzarci di arrivare fino alla sua essenza per capirne appieno il significato e in quel momento, solo in quel momento, realizzeremmo che forse l’interprete è stato il migliore veicolo per quel messaggio da trasmettere.
Fare un omaggio musicale significa quindi estrarre quel messaggio, tentando di onorarlo e farlo rivivere all’ascoltatore, con la stessa forza con la quale è stato pensato e poi realizzato.
Michael Joe Jackson è uno dei pochi artisti noti al grande pubblico che ha lavorato su diversi e importanti temi sociali. Onorare il suo percorso artistico è un continuo invito per tutti a non dimenticare quei messaggi, mantenendoli vivi in ognuno di noi”.
Messaggio per le scuole ed i ragazzi disabili che hanno partecipato alla matinée
“Da docente, oltre che compositore, per me l’inclusività ha un senso profondo e non pragmatico.
I ragazzi hanno bisogno di sentirsi partecipi per comprendere, hanno bisogno di tornare a vivere la realtà non virtuale.
Portare i ragazzi a teatro è un modo per far vivere loro quei valori relazionali e sociali che hanno fondato le generazioni precedenti, consentendo loro di capire che l’incontro di uno sguardo, il silenzio per un ascolto o un sorriso senza parole può valere più di un facile e anonimo “like”.
Quali sono i valori fondanti della vita di Michael che lo spettacolo comunica?
“Michael è il riflesso di un ragazzo che si è fatto uomo tra mille difficoltà ma ha ottenuto quello che in molti non riescono neanche a sognare.
Ha lottato contro i pregiudizi razziali elevando la sua posizione sociale; ha affrontato temi universali come quello della pace nel mondo, il rispetto della natura o l’amore verso il prossimo attraverso la fede. Tutti temi omaggiati dallo spettacolo attraverso i testi, enfatizzati dalle scenografie unitamente alle coreografie, e dalla scelta del repertorio, strettamente legata alla sua maturazione artistica e umana”.
Prossime date?
“Non ci sono ancora date certe, ma stiamo lavorando per far conoscere lo spettacolo. Ci sono delle date opzionate ma finché non ci saranno conferme preferiamo non anticipare nulla. Ci auguriamo tutti di rivedere presto l’entusiasmo dimostrato dal pubblico all’Auditorium Conciliazione di Roma, lo scorso 28 aprile”.
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