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ISLANDA E IL TERREMOTO DI GHIACCIO
Islanda. Reykjavik. L’ultimo terremoto islandese, considerato di forza moderata, classificato “superficiale” , con epicentro nella zona di Andreanof Islands, magnitudo 5 e con profondità di 35 km. L’attività vulcanica nella penisola di Reykjanes, si è manifestata con un’ulteriore eruzione l’8 febbraio 2024, verso le 06.00. A seguito della nuova attività tellurica, una nuova crepa si è aperta a nord del monte Sylingarfell nella fila dei crateri del Sundhnukagigar, nelle vicinanze della zona che ha visto l’attività sismica più recente, l’eruzione dell’Hagafell. La classificazione di questo tipo di terremoto, può causare gravi danni strutturali a quegli edifici non a norma o costruiti male, nelle zone adiacenti o interessate dal sisma.
L’Islanda, non è nuova a questi eventi tellurici, le ultime molteplici scosse di terremoto, han colpito con maggiore intensità la città di Grindavik, epicentro del sisma. La preoccupazione per l’Islanda, che in ogni caso, è sempre in allerta, aumenta con riferimento al vulcano di Fagradalsfjall.
Attualmente, in Islanda, una serie continua di scosse di terremoto sta colpendo con particolare intensità nella città di Grindavik, il centro abitato più grande e vicino all’epicentro dell’attività sismica. Questa zona ha sperimentato una serie di terremoti negli ultimi tre anni, e la preoccupazione cresce in relazione al vulcano di Fagradalsfjall, situato nella stessa penisola. In passato, questa regione ha già vissuto eruzioni vulcaniche, e attualmente, la paura di un’eruzione imminente si aggiunge alla preoccupazione generale dovuta alla sequenza sismica in corso. Ricordiamo che la città di Grindavik, evacuata, sorge vicino all’impianto geotermico di Svartsengi, principale fornitore di elettricità e di acqua per i residenti della penisola di Reykjanes, e vicino ad un bacino idrico. Addolciamo la notizia con le prime impressioni di una turista italiana, proveniente dalla città di Bari che, ha avvertito in tempo reale il movimento sismico che, se paragonata all’intensità delle molteplici scosse telluriche, di cui si ciba la nostra penisola, nella stragrande maggioranza di magnitudo 3.2 e d’intorni, che ci fanno sobbalzare – metafora della paura- mi domando se dovessimo avere un’attività simile a quella dell’Islanda, in che condizioni ci troverebbero, la metà della popolazione sarebbe decimata dalla paura e la restante, si voterebbe a qualche santo, visto che le costruzioni da noi, non sempre vengono costruite in modo lindo e pinto !?
“Sfidante, ammaliante e paradossale. L’Islanda è tutto ciò che la natura è in grado di fare, in cui essa regna sovrana. Ti mette in ginocchio davanti a tutta la sua potenza e l’unica cosa che puoi fare è restare in silenzio ad ammirarla. Una terra da vivere on the road, in totale libertà, lasciandosi trasportare dalle emozioni. Inaspettatamente, improvvisamente e prepotentemente hai davanti agli occhi spettacoli della natura, che ti entrano dentro senza preavviso e senza chiedere il permesso, senza darti il tempo di capire cosa stia succedendo. E difficilmente ne usciranno fuori.” (Viviana D)
- VIA
- Kika Martini
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