Mondo
Attenti a quei due?
Mondo. Navigando nel Web, si incontra di tutto. Un asteroide, Bennu, presentato come portatore di un disastro imminente, mi ha colpito. Ho cominciato a visualizzarne la sua “pericolosità”, facendo qualche ricerca, nonostante le rovinose notizie lette. Ormai siamo tutti giornalisti, tutti liberi di dire, fare e disfare, alla velocità della luce. Bennu, è un asteroide, dalle dimensioni considerevoli ed è sulla traiettoria della nostra Terra. Si avvicina sempre più. Ogni sei anni, si presenta e nonostante passi vicinissimo al nostro pianeta, gli studi dei cervelloni confermano che una possibile collisione in futuro, ci sarà. Ora, ma è davvero utile sapere che “forse”, Bennu, ci farà uno scherzetto, se non ne siamo totalmente sicuri e nonostante gli scienziati non se ne preoccupino affatto, lo monitorano ma non creano l’allarmismo che la notizia, ha raggiunto anche me.
Considerando il lavoro realizzato dalla missione OSIRIS-REX della NASA, che ha prelevato campioni della superficie di Bennu, nel 2023 e, che parte degli stessi, per essere sottoposti a esami sofisticatissimi, giungeranno sulla Terra il 24 settembre 2024, nello Utah, negli Stati Uniti. Possiamo affermare, grazie all’attenta osservazione degli esperti, quelli veri, in questo caso, della NASA, che il “pericolo” strombazzato a soli fini di realizzare una raccolta utenti sulle proprie pagine, non è giustificata. Difatti, dopo i campioni raccolti, possiamo girarvi la notizia che, il resto dell’asteroide, potrebbe si colpire la Terra ma nel lontano 2182. Una possibilità su 700.000 che il prossimo secolo, possa vivere una terribile collisione con il killer del cosmo.
L’asteroide Bennu, deve il nome affascinante alla mitologia egizia, un uccello sacro, noto anche come Fenice e associato al Sole, alla rinascita e rigenerazione, perché appariva ad ogni alba, annunciando la nuova giornata. Jens Stoltenberg e Bennu, in qualche modo si somigliano, visto che le ultime dichiarazioni dell’ex Segretario Generale dell’NATO, ogni volta che fa sentire la sua voce, divide in due, l’opinione pubblica, difatti, anche le ultime sue parole, han sollevano un vespaio di polemiche e critiche, sollevando dubbi con riferimento alle intenzioni della NATO di non intervenire in territorio ucraino schierando forze di combattimento ma invita a non lasciare sola l’Ucraina, che sarà sostenuta finanziariamente. Tutto questo nell’ultima conferenza stampa tenutasi ad Helsinki. Ha inoltre abbandonato il piano quinquennale a favore degli ucraini per istituire un fondo di aiuti militari a favore dell’Ucraina, dopo le forti opposizioni dell’Alleanza. Ha però proposto una spesa congiunta di 40 miliardi di euro, affinché si garantisca una prospettiva a lungo termine. Al momento, giusto per fare quattro conti, l’Italia, secondo il Foglio, ha già speso 2,2 miliardi di euro, in equipaggiamenti militari per l’Ucraina, una cifra, considerata di tre volte superiore a quella ufficiale [n.d.r.], inoltre, stima, che la guerra in Ucraina abbia generato in Italia, costi superiori a 190 miliardi di euro, in un solo anno. Così, mentre le cartelle esattoriali, non si riescono a pagare perché il lavoro langue, le difficoltà sono enormi, la burocrazia, vince sempre, ci permettiamo di fare una guerra, che non ci possiamo permettere e metterà in stracci, l’Italia, di sicuro, e poi, via via, tutti gli altri anelli deboli dell’Unione Europea.
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