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POLITICI IN TRASPARENZA E 10MILIONI DI CASE SFITTE
Quando si parla di case per famiglie a basso reddito o case popolari, bisogna cercare di ricordarsi che, non è l’argomento che fa la notizia ma l’informarsi, prima di lanciare strali lapidali. Secondo l’ex-Premier Matteo Renzi, la Salis, occupando un alloggio, legalizza il reato mentre non si chiede, del come mai, le liste così lunghe non vengano poi, sfoltite. I politici, si accorgono solo ora che il problema risiede a monte? Mancanza di soldi, mancanza di un piano serio per l’edilizia popolare, mancanza di veri controlli sul territorio e scarsa partecipazione da parte degli organi preposti a tentare di risolvere il problema che non è dell’altro ieri, di ieri o di oggi ma che sicuramente, lo sarà di domani e dopodomani.
In Italia, indicare un grave problema degli italiani, per attaccare una parte politica, non va bene. Il fenomeno delle case vuote nel nostro Paese, è piuttosto rilevante. Andiamo ai dati, che sono sempre peggiorati e mai, migliorati. I dati recenti, evidenziano un numero macroscopico di alloggi vuoti, 10 milioni. I dati Istat, sottolineano che è il 30% delle abitazioni presenti su territorio nazionale ma la percentuale è in continua evoluzione e revisione da parte dell’organo competente. La Valle d’Aosta e il Molise, pare siano le regioni con il maggior numero di case non abitate. Il problema che incide sul mercato abitativo in modo negativo, con gravi effetti collaterali quali le emergenze sociali, occupazione indiscriminata del suolo e calo demografico, sono solo alcuni dei problemi scottanti che si annodano alla carenza di alloggi da destinare all’affitto, con il conseguente aumento di case vuote. In Italia, la percentuale di proprietari è altissima ed è pari al 70,8%, al 2021. Dall’alto della mia ignoranza sulla materia edilizia, direi che ci siamo, proprio perché il 30% e il 70,8% raggiungono piacevolmente, anzi lo superano, il 100%.
Ora, chi mi legge potrà obiettare sul fatto che i conti non si fanno così, che la matematica non è un’opinione e che la statistica, utilizza parametri a me sconosciuti che poi vengono ulteriormente ottimizzati (?) .
Sempre secondo l’Istat, le case di proprietà delle persone fisiche, sono il 62% che vengono utilizzate come abitazioni principali, mentre il 18% indica che una percentuale significativa di italiani, possiede più di una proprietà o, 3 , 4, 5, 6 ????
Insomma, un piano edilizio dedicato ad una fetta di italiani che vuole solo una casa in affitto, per vivere in modo dignitoso, lo possiamo fare e perseguire a spada tratta, come le convinzioni che nascono oggi e muoiono domani e sembrano servire solo ad accentuare una visibilità che diventa sempre meno chiara e più trasparente di politici che si reggono con le graffette? Lo chiediamo al Governo Meloni ma prima della Premier, in quanti si sono succeduti su quella “poltrona”? I problemi, sono sempre gli stessi, anzi, per Ornella [n.d.r] di Genova, che vive in auto dopo la morte del marito, sono peggiorati.
La cosa veramente brutta di questo Paese è, che per ottenere un “diritto”, si debba arrivare a muoversi alla “rovescia”. Occupare un alloggio sfitto, è il meno, perché non dovrebbe succedere nemmeno questo.
- VIA
- laredazione
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