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Gene Hackman. Vita e fine in noir
Eugene Allen Hackman (30 gennaio 1930) è stato un attore statunitense la cui carriera ha attraversato quattro decenni. Il 26 febbraio 2025, è stato trovato morto insieme alla moglie e al loro cane nella loro casa, senza che fosse stata segnalata alcuna causa immediata. La sua morte e quella della moglie e del cane, sono ancora avvolte nel mistero. Molta l’attesa dell’esame autoptico, che si spera possa fornire maggiori dettagli sui decessi, nonostante l’avanzato stato di decomposizione in cui versavano i corpi, trovati a due mesi di distanza dalle morti. Gli inquirenti a capo delle indagini sulla morte di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa, pare abbiano ottenuto dal giudice di competenza, il permesso per un’ulteriore perquisizione, più approfondita della scena del crimine, volta a svelare dubbi ancora nell’aria e sospetti.
In serata, lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adam Mendoza, ha comunicato che, dal primo esame preliminare, non sono stati rilevati sui corpi, alun tipo di segno atto a mostrare eventuali traumi. Il risultato delle analisi complete, tossicologiche e forensi, sono attese entro le quattro settimane. Nell’attesa che gli inquirenti riescano a fare chiarezza, le ipotesi che affollano la mente del pubblico e di tutti coloro che erano vicini all’attore, oltre ad essere precedute dallo sbalordimento, ivi compreso quello mostrato dalla figlia dell’attore Gene Hackman e di Faye Maltese, prima moglie, dalla quale ha avuto tre figli e ha divorziato nel 1986. Secondo la figlia, il padre, nonostante l’anzianità, era in buona salute.
Il mistero si infittisce anche per noi che seguiamo la vicenda del grande attore, uno tra i più amati e seguiti di Hollywood. Una carriera lunga ed invidiabile, costellata di successi: due premi Oscar, due BAFTA e quattro Golden Globe. Ha cavalcato, sempre al top. I suoi Oscar premiato i personaggi da lui interpretati magistralmente Jimmy “Popeye” Doyle in The French Connection del 1971 e lo spietato sceriffo in Unforgiven nel 1992. Le nomination agli Oscar vanno ricordate, come quella di Bonnie and Clyde nel 1967, I Never Sang for My Father del 1970 e e Mississippi Burning anno 1988. Un indimenticato Lex Luthor in Superman nel 1978 e in Superman II nell’ottanta. Inoltre non possiamo dimenticare tutti i film di spionaggio, dove la sua partecipazione ha contribuito a raddoppiare il valore del suo film e sono vere e proprie icone del cinema americano:
“The Conversation” (1974), Questi film mostrano la versatilità di Hackman come attore e la sua capacità di interpretare ruoli complessi e avvincenti. “The Conversation” è un film del 1974 diretto da Francis Ford Coppola. ha ricevuto numerosi riconoscimenti, inclusa una nomination all’Oscar come miglior film. La colonna sonora di David Shire, minimalista e inquietante, contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e mistero che avvolge l’intera pellicola e tiene incollato allo schermo lo spettatore. “Enemy of the State” 1998. Ma i suoi film, entrati nella memoria di chi ama il buon cinema, non finiscono qui, difatti non possiamo dimenticare The Poseidon Adventure del 1972, The Firm nel 1993 e “No Way Out” anno 1987. Il ritiro di Gene Hackman dalla scena cinematografiche è stato con il film Welcome to Mooseport del 2004. Il nostro consiglio è di cercare i suoi film, non vi deluderanno.
- VIA
- angelina farro
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